Siamo grigi. Ma dentro abbiamo una luce meravigliosa.

by Redazione Cronache

 

Questa lettera accompagna la fine del sogno per un tifoso dell’Alessandria dopo la sconfitta contro il Parma nella finale playoff di Lega Pro. Da leggere tutta d’un fiato.

 

“Sono contento di essere così. Non ho bisogno di sembrare migliore, non voglio che la gente mi guardi e accetti il mio modo di vivere. Credo che ci sia una forza superiore capace di indirizzare speranze e illusioni, una forza che si diverte a giocare con i nostri sentimenti.

Ho pianto per questa squadra, ma l’ho sempre fatto sinceramente. Sarà, ma quando io mi infilo la maglietta grigia e comincio a cantare in gradinata, mi sento una persona migliore. Proprio non capisco come si possa percepire il nostro calore e non dare tutto, ragazzi. Ma già lo so che vi perdonerò qualsiasi sconfitta, anche se mentre lo penso mi trovo su uno scomodissimo pullman di ritorno dall’ennesimo sogno scivolato via. Scorro velocemente i volti dei miei compagni di viaggio per leggerne le emozioni e capisco perché la nostra passione sia l’aspetto più prezioso da salvaguardare. Noi ci saremo sempre, anche se tutte le volte torniamo a casa con le ossa rotte e un altro pesante macigno sullo stomaco, impossibile da digerire.

Osservo genitori che consolano figli in lacrime, forse avevano promesso un pomeriggio di festa. Osservo coppie che si accarezzano nell’abbraccio della delusione, affranti. Poi osservo questa foto, e mi fa tanto bene al cuore. Mi fa capire che solo chi prova un dolore profondo è in grado di amare all’infinito, comunque vada. Perché noi siamo così.

Siamo grigi. Ma dentro abbiamo una luce meravigliosa.”