Come ha fatto Ribéry a evitare infortuni muscolari negli ultimi 12 anni

by Redazione Cronache

«Franck è una macchina da guerra», Gianni Bianchi non usa mezzi termini per descrivere lo status fisico dell’amico Ribéry, promesso sposo della Fiorentina dopo la decennale avventura al Bayern Monaco. Ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com, il fisioterapista racconta rapporti e segreti della società bavarese, incentrandosi sul legame con il francese. «In 12 anni non ha mai avuto veri infortuni muscolari – ha spiegato – e basta guardare l’ultimo gol segnato con la maglia del Bayern, contro l’Eintracht Francoforte. C’è tutto lui: classe, estro e forza fisica. Ha bisogno di un po’ di manutenzione, ma è totalmente integro». I tifosi viola possono dormire sonni tranquilli riguardo al regalo di Rocco Commisso.

Quello tra Gianni e Franck è un affetto nato nel 2009, quando «Aveva perso il tono muscolare, non guidava, non riusciva neanche a dormire dal dolore (causatogli da un’infiammazione al tendine rotuleo, ndr)». A metterli in contatto fu Luca Toni, che portò il fisioterapista in Baviera al suo arrivo due anni prima. «Dissi a Ribéry che una terapia conservativa avrebbe funzionato molto meglio di un rischioso intervento. Gli chiesi di darmi tre giorni per capire se rispondeva alle giuste sollecitazioni. Se lo avesse fatto, poteva scordarsi quell’operazione. Gli dicevo che in pochissimo tempo sarebbe tornato a correre, poi a scattare, poi a essere Ribéry». Il francese iniziò a fidarsi e intraprese il processo. «Mi diceva sempre ‘giuralo su tua figlia, giuralo su tua figlia’, sapendo che era la mia cosa più preziosa». Un successo.

Il mago italiano che ha salvato Ribery si è guadagnato la fiducia di molti. «Robben mi ha voluto anche nell’Olanda per un periodo – racconta Bianchi – e Lewandowski, che peraltro studia medicina e si fida poco di chiunque, si rivolge sempre a me per qualsiasi problema. Tutto era nato con Luca Toni, ma poi ho avuto un rapporto speciale anche con Klose e Mario Gomez, che mi aveva chiesto di seguirlo a Firenze. Declinai, perché lasciare il Bayern sarebbe stata una follia. Un club che ha un’organizzazione e un’attenzione ai dettagli forse impossibile da trovare altrove». Accordo biennale con la Fiorentina, visite a breve: Franck è pronto per continuare a fare il fenomeno. E Bianchi stavolta volerà in Toscana.