40 milioni e un gol nell’ultima stagione: chi è il Ferguson preso dalla Roma?

by Alessandro Lunari

Quando la Roma ha chiuso il colpo, sono stati mostrati i numeri – poco esaltanti – dell’ultima stagione di Evan Ferguson, vissuta fra Brighton e West Ham: 23 presenze, 1 gol, 0 assist e solo 5 gare da titolare. Ma andiamo con ordine. 3 milioni di euro per il prestito, 37 per il diritto di riscatto: sono 40, quindi, per un attaccante che ha segnato 1 gol nell’ultima annata?

 

Un profilo alla ‘Bobo’ Vieri

Gli ultimi mesi di Evan Ferguson sono stati tutt’altro che semplici: il classe 2004 nell’aprile 2024 si è infortunato al legamento crociato. È tornato a settembre, non riuscendo però a ripetere quanto di buono aveva fatto con il Brighton, che un anno prima aveva chiesto 100 mln di euro al Man United per lasciarlo partire. Neanche il prestito al West Ham di Potter, l’allenatore che lo ha lanciato fra i pro, ha aiutato.

Ma non ha neanche 21 anni e per lui Gasperini ha spinto molto. Non il solito numero 9, ma un giocatore capace di abbassarsi, costruire l’azione, concludere in porta. Fisico (quasi 190 cm), ma tutt’altro che macchinoso. Oltre che con Potter, Ferguson si era messo in mostra anche con Roberto De Zerbi: «Per caratteristiche assomiglia a Bobo Vieri. È molto generoso, rientra in difesa. L’obiettivo è aiutarlo a diventare uno degli attaccanti più forti d’Europa».

 

Candidato al Golden Boy 2023

Era rientrato nella lista dei 25 finalisti del Golden Boy del 2023, aveva iniziato a giocare e segnare con continuità, dopo che si era già tolto la soddisfazione di segnare il 1° gol in Premier League contro l’Arsenal. La tripletta contro il Newcastle all’inizio della stagione successiva lo aveva fatto poi conoscere in tutto il mondo. Ma in Inghilterra non era certo un nome nuovo.

Nato e cresciuto a Bettystown, in Irlanda, Evan è figlio di Barry Ferguson, con un passato in Premier a inizio Duemila con il Coventry City. Il suo nome nei club di Premier circolava già dal 2020, da quando a 14 anni aveva giocato un’amichevole contro il Chelsea con i suoi Bohemians, uno dei club più importanti d’Irlanda. «Era un ragazzino, ma aveva già la mia stazza – ha raccontato Robert Cornwall, suo compagno all’epoca – tutti ne parlavano. E dopo quella partita non abbiamo più avuto dubbi: di lì a poco avrebbe fatto il salto».

Il Brighton nel 2021 anticipa la concorrenza dei Blues, del Liverpool e del Man United. Già prima, Ferguson aveva rifiutato la corte dei Reds: «Sono stato a Liverpool due volte. Ma pensavo: ‘Ci sono così tanti ragazzi che dopo il settore giovanile svaniscono nel nulla, voglio fare la stessa fine?’». I Seagulls lo inseriscono nell’Academy ma già ad ottobre è in prima squadra. Non male per un 16enne, ancora senza patente. La testa, in quei momenti, andava ai 96 km che i suoi genitori percorrevano ogni giorno, in Irlanda, per portarlo agli allenamenti e alle partite dei St. Kevin’s Boys, la squadra in cui è cresciuto.

 

Fan di Sheamus in WWE  e ora partner d’attacco di Dovbyk

Sin da bambino, oltre al pallone, Evan ha sempre seguito con interesse il mondo della WWE. Fra i suoi wrestler preferiti non poteva che esserci Sheamus, irlandese anche lui. I due si sono conosciuti, diventando anche amici. Un po’ come con McGregor, in MMA. Ma per staccare dal calcio, Ferguson ha trovato anche altri modi fra cucina, golf e meditazione. Modi per svagarsi e allontanarsi dalla pressione del campo.

Prima che i problemi al ginocchio o, in tempi più recenti, alla schiena e alla caviglia, gli impedissero di trovare la giusta continuità, Ferguson si era tolto lo sfizio di raggiungere i 10 gol in Premier League prima dei 19 anni. Un traguardo raggiunto solo da Owen, Rooney e Jeffers. Proverà a tornare al suo livello anche in Italia. Si giocherà una maglia con Dovbyk, ma non è detto. Al Brighton, Ferguson è stato impiegato anche come seconda punta e ala svariando su tutto il fronte d’attacco: «Deciderà Gasperini, ma io in realtà spero di creare una bella coppia con Artem».