Lampard ha avuto un colpo di genio al Camp Nou

by Redazione Cronache

LA PARTITA

 

Scontro stellare al Camp Nou nei gironi di Champions League. È il 31 ottobre 2006, la notte delle streghe. Dolcetto o scherzetto? Magia, diremmo noi. Da una parte il Barcellona, che schiera Lionel Messi in attacco e tiene Andres Iniesta in panchina. Ci sono Thiago Motta e Gianluca Zambrotta, ma c’è soprattutto Ronaldinho. Di fronte ai blaugrana ecco il Chelsea di José Mourinho: Arjen Robben a sostegno di Didier Drogba. Niente male.

 

 

Il tempo non basta neanche per sedersi sugli spalti. Deco ha già infilato Hilario con una perla dalla distanza. Pronti, via ed è subito spettacolo. Riceve il pallone sulla trequarti avversaria, si decentra verso sinistra prima di sterzare nuovamente verso il centro. I difensori del Chelsea gli lasciano troppo spazio per avanzare e il portoghese non li perdona. Il connazionale Ricardo Carvalho prova a chiuderlo in extremis, ma è troppo tardi. Il Barcellona è in vantaggio.

Il primo tempo scorre così, un fiume di emozioni in una sfida pregna di campioni.

 

IL TABELLINO

 

Barcellona-Chelsea 2-2
Reti: 3′ Deco (B), 52′ Lampard (C), 58′ Guðjohnsen (B), 90′ Drogba (C).

Barcellona (4-3-3): Valdes, van Bronckhorst, Marquez, Puyol, Zambrotta, Xavi (83′ Iniesta), Motta (57′ Edmilson), Deco, Messi, Guðjohnsen (77′ Giuly), Ronaldinho. A disp.: Jorquera, Belletti, Thuram, Saviola. All.: Rijkaard.

 

 

Chelsea (4-3-1-2): Hilario, A. Cole, Terry, Carvalho, Boulahrouz (75′ J. Cole), Makélélé, Essien, Lampard, Ballack (90′ Ferreira), Robben (73′ Kalou), Drogba. A disp.: Cudicini, Bridge, Geremi, Wright-Phillips. All.: Mourinho.

Arbitro: Stefano Farina.
Ammoniti: Lampard (C), Robben (C), A. Cole (C), Messi (B), Motta (B), Guðjohnsen (B), Edmilson (B), J. Cole (C), Terry (C), Essien (C).

 

IL GOL

 

Minuto 52. Il secondo tempo sta entrando nel vivo e il Barcellona è sempre in vantaggio. Claude Makélélé cerca Frank Lampard alle spalle della retroguardia spagnola. Il controllo è difficile, l’inglese addomestica come può la sfera ma è costretto ad allargarsi. Lampard non è ben marcato, anzi. Sulla pennellata del compagno si trova abbastanza isolato. Se fosse riuscito a fermare correttamente il pallone, si sarebbe ritrovato a tu per tu con Valdes a distanza ravvicinata.

 

 

Arriva a pochi metri dal fondo, a quel punto Zambrotta corre per contrastarlo. Ma. Una congiunzione necessaria in un’occasione come questa. Fondamentale. Descrivere cos’è passato nella mente di Lampard in quell’istante è un esercizio davvero estremo. Stoppa il pallone e, mentre dà un rapidissimo sguardo al centro, imbuca il pallone sul palo opposto, con un campo visivo ai limiti del paranormale e una traiettoria che non viene neutralizzata da Valdes. Uno scavetto a giro perfetto. Nessuno se lo aspetta. Tanto che quanto il gol colpisce la reazione dei giocatori del Barcellona – in particolare Puyol – che allargano le braccia sconcertati, come a chiedersi: «Ma che roba ha fatto?!».

La gara sarà poi chiusa dalle reti di Guðjohnsen, che aveva riportato avanti i padroni di casa, e Drogba, bravo nell’acciuffare il pareggio nei minuti finali del match.

 

IL VIDEO