Il discorso con cui Florentino Pérez ha creato la Superlega

by Redazione Cronache

Florentino Pérez è il presidente del Real Madrid, nonché mente suprema della Superlega. Ha parlato in diretta a Chiringuito TV della competizione che ha rivoluzionato il mondo del calcio.

«Ci sono competizioni che le persone neanche conoscono, di alcuni tornei delle Nazionali non sanno neanche le regole. Ci sono troppe partite. Il calcio non può continuare così, non ha futuro.

La pandemia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Abbiamo ufficializzato questa decisione ad aprile perché vogliamo essere pronti per la prossima stagione. Tutte le società hanno firmato nella giornata di sabato, questo è stato possibile grazie alla tecnologia. Vogliamo spiegare alle gente perché questa competizione salverà il calcio. Non lo facciamo per i soldi, ma per salvare il calcio. 

Selezioneremo i migliori arbitri per la Superlega. Vogliamo competere nei campionati nazionali al massimo delle nostre potenzialità, altrimenti si svaluta tutto. Il calcio è di tutti. I diritti televisivi con la pandemia sono diventati fondamentali: per il Real Madrid rappresentano il 25% degli introiti, per i piccoli club invece la maggior parte degli incassi. Non può succedere che il Barcellona sia in crisi economica e i piccoli club ci guadagnano. Non può essere che le big-6 di Premier League perdono soldi e i restanti 14 club ci guadagnano.

La Champions League deve proseguire, ma l’UEFA deve capire che il calcio è cambiato in Europa. I campionati nordici vogliono creare una lega, i balcani anche, così come Belgio e Olanda. In questa situazione, il calcio muore. Servono partite più competizioni. Serve la Lega dei Balcani per il calcio dell’est. Potremmo creare una seconda divisione della Superlega, ad esempio.

Si potrà accedere alla Superlega. I 5 club arriveranno per meriti sportivi: se il Siviglia arriva in posizioni europee può giocare con noi, non sarà una lega chiusa. crediamo nel merito sportivo. Se generiamo queste cifre, lo facciamo anche per salvare il calcio in generale. Vogliamo partire il prima possibile. 

Il PSG non è ancora stato invitato. Non chiudiamo la porta a nessuno: i meriti della Roma, del Napoli o di altri club saranno tenuti in considerazione per i 5 posti aperti. Ripeto: se aspettiamo le riforme dell’UEFA, Nel 2024 il calcio sarà già morto. Non è una lega per ricchi, è una lega per salvare il calcio. Lo dobbiamo ai tifosi.

I giovani dicono che le partite sono troppo lunghe. A volte non capiamo i nostri nipoti, ma dobbiamo fare uno sforzo. Se i giovani dicono che il gioco è troppo lungo, o il gioco non è buono o deve essere accorciato».