Ricorda Cavani, lo sponsorizza Suárez. Occhio a Darwin Núñez!

by Redazione Cronache

Nel 2013 José Perdomo, ex centrocampista del Peñarol e della Nazionale uruguaiana, viaggia quasi 700 km per una partita amichevole. Si muove da Montevideo a Barrio Pirata, un quartiere di Artigas, 40mila abitanti sulla sponda sinistra del Río Cuareim, al confine col Brasile e a 626 km dalla capitale. Nota in campo un ragazzo magrolino, che puntualmente semina gli altri in velocità. Si chiama Darwin Gabriel Núñez Ribeiro, di cui a fine partita Perdomo incontra i genitori. A distanza di nove anni, Núñez è oggi un uomo mercato. Il Newcastle era pronto a spendere 50 milioni di euro per lui, il Benfica non lo ha lasciato andare. Parliamo del capocannoniere del campionato portoghese, 15 reti in 16 partite. Per un periodo la sua media gol era di uno ogni 58 minuti. E anche in Champions s’è fatto valere: doppietta al Barcellona, gol – ininfluente – in un 5-2 subito dal Bayern Monaco. Col nuovo anno è diventato padre. Ha 22 anni. L’età non lo spaventa. Le porte de La Celeste sono apertissime: viste le primavere di Suárez (35 anni) e Cavani (34), l’Uruguay dipende offensivamente da lui. E sia il Coniglio che il Matador sono entrati nella vita di Núñez.

 

«Per favore, me lo lasci qui»

«Per favore, señor Perdomo, mi ha già portato via Junior. Almeno Darwin me lo lasci qui». Dice questo Silvia Ribeiro, moglie di Bibiano Núñez, a José Perdomo dopo la partita citata. Junior è il fratello maggiore di Darwin ed è già al Peñarol, 51 campionati e 5 Libertadores in bacheca. A 14 anni, nonostante la richiesta della madre, Darwin lascia Artigas e percorre i 626 km che lo portano, in treno, a Montevideo. Gli stessi che Perdomo ha percorso per vederlo dal vivo. Ma nella capitale qualcosa non va: Núñez si allena col Peñarol, torna ad Artigas, l’anno dopo torna al Peñarol e nel 2015, a 16 anni, viene già convocato in prima squadra. Dove c’è già un Núñez, suo fratello Junior, che però decide di tornare a casa per motivi familiari. Darwin non esita: «Vengo con te, fratello». Risposta: «No, resta qui. Tu hai un futuro, sei più bravo di me». Così, pur di assecondarlo, i genitori raggiungono Darwin a Montevideo. Nel 2017 però una torsione innaturale del ginocchio significa la rottura del crociato. Núñez si opera e sta fermo un anno e mezzo. Inizia il suo calvario.

 

Núñez, Cavani e lo sceicco

La convalescenza di Núñez è tosta. Nel 2018 viene ancora operato al ginocchio. Pensa di lasciare il calcio, riceve insulti sui social. A questo punto, sono decisive due persone. Una è Axel, lo psicologo della Federcalcio uruguaiana che segue Darwin nell’Under 20. L’altra è sempre Junior, il fratello maggiore, che gli ricorda di quando andavano a letto affamati: «A stomaco vuoto, sì, ma nostra madre non mangiava proprio pur di nutrire noi». Dunque, Núñez torna in campo. Un suo compagno di squadra, Walter Gargano – sì, l’ex Napoli – lo guarda esterrefatto: «Mi ricorda Cavani». Detto da uno che col Matador ha giocato 117 partite… Nel frattempo Núñez gioca il Mondiale U20 del 2019, segna alla Norvegia di Håland, poi a torneo finito il 14 luglio 2019 fa tripletta e poi si congeda dal Peñarol. Lo compra per 5,4 milioni l’Almería dello sceicco Turki Al-Sheikh, uno che indice concorsi per i tifosi con delle automobili in palio e videochiama i calciatori prima delle partite. Ad agosto 2019, Núñez parte dall’aeroporto di Carrasco e atterra ad Almería. «Potrò finalmente comprare la casa dei miei genitori ad Artigas – dice alla stampa – mia madre raccoglieva bottiglie di plastica per strada e le vendeva, mio padre lavorava come operaio tutto il giorno, nei cantieri».

 

Benfica, soldi e Suárez 

Gli basta un solo anno in Andalusia, 16 gol in 32 partite, per fare il botto. Così il 4 settembre 2020 Núñez diventa contemporaneamente la miglior cessione nella storia della Segunda División e l’acquisto più costoso nella storia del campionato portoghese. Il Benfica lo paga 24 milioni e gli affibbia una clausola di 150. Núñez si presenta con una tripletta in Europa League al Lech Poznan, in totale segna 17 reti in 44 partite. È il secondo uruguagio con più gol nell’anno solare 2021, 25, dietro Álvarez Martínez del Peñarol (31 gol). Oggi è a quota 20 in 26 gare. L’aveva predetto l’ex tecnico del Benfica, Jorge Jesus: «È il trasferimento più costoso nella storia del Benfica, lo perderò presto perché sarà la nostra miglior cessione». C’è però chi lo ha preceduto. Sì, perché in una diretta su Twitch col giornalista spagnolo Gerard Romero, Luis Suárez rivela: «Ho parlato di Núñez al Barcellona. Sono 15 anni che faccio il calciatore professionista, di attaccanti ne so qualcosa. Ho detto al club di pensarci. Perché pagarlo 80 o 100 milioni tra qualche anno quando lo puoi avere a 15 o 20 adesso?». Non lo hanno ascoltato.