L’hashtag #NoToMadueke è solo un lontano ricordo

by Cesare Ragionieri

In estate i tifosi dell’Arsenal avevano lanciato la petizione #NoToMadueke per protestare contro il suo acquisto dal Chelsea. 2 mesi dopo, Noni Madueke ha già conquistato l’Emirates Stadium.

Minuto 78 di Arsenal-Nottingham Forest: a partita ormai indirizzata, Arteta decide di togliere Noni Madueke. Tutti i tifosi dei Gunners si alzano in piedi e tributano una (meritatissima) standing ovation all’ex Chelsea. Non ha segnato né servito assist, ma è stato uno dei migliori in campo e ha terminato il match come il giocatore con più duelli vinti, dribbling riusciti, occasioni create e tocchi nell’area avversaria.

#NoToMadueke

La standing ovation dell’Emirates Stadium, dicevamo. Una scena che sembrava impossibile da vedere appena 2 mesi fa, quando alcuni supporters dell’Arsenal avevano addirittura lanciato la petizione #NoToMadueke per protestare contro il suo arrivo. Il classe 2002 era considerato un acquisto inutile, in una posizione in cui Arteta poteva contare già su giocatori come Saka, Martinelli e Trossard.

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«I tifosi dell’Arsenal meritano di meglio. Mostrate un po’ di ambizione, ripagate i tifosi nello stesso modo in cui abbiamo sostenuto il club negli ultimi due decenni», si legge nella petizione ancora online. Costato 55 milioni di euro, Madueke era considerato l’ennesimo investimento sbagliato dell’Arsenal, l’ennesimo “regalo” fatto ai cugini del Chelsea.

#YesToMadueke

E invece sono bastate 4 partite per far cambiare idea ai tifosi dell’Arsenal. È subentrato alla prima giornata, poi è sempre partito titolare approfittando anche dell’infortunio di Saka. Arteta lo ha elogiato pubblicamente: «Durante la trattativa mi ha detto: ‘Non vedo l’ora di indossare quella maglia’. Io ho pensato: ‘Wow, se ero convinto prima, ora lo sono ancora di più’». Il campo gli sta dando ragione.

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