Il tempo è denaro

by Redazione Cronache
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Dio Denaro. Sembra la vera entità che governa il calcio, italiano ed europeo. Ci voleva un’epidemia diventata pandemia per scoperchiare definitivamente gli altarini e far capire sul serio quali siano le logiche che governano le alte sfere del calcio internazionale. In Italia dopo giorni di polemiche e discussioni si è finalmente arrivati a capire che la situazione è troppo difficile da governare se non si ferma tutto (anche se oggi stesso il Ministro Spadafora ha raccontato i giorni prima dello stop). In Europa questo concetto sembra ancora non attecchire e nonostante tutto questa sera le gare di Europa League si giocheranno. L’Uefa si riunirà martedì prossimo.

La cecità dell’Uefa

Tutto il mondo del calcio si sta fermando, l’Uefa no. Basterebbe questo per capire la poca lungimiranza dell’istituzione del calcio europeo. Una cecità che però non possiamo ignorare perché per sconfiggere il Coronavirus la prima cosa fondamentale da fare è fermarsi. Tutti. E allora cerchiamo di farlo capire a Ceferin e soci con il loro stesso linguaggio: il tempo è denaro e ogni giorno, partita o incontro che si svolge la situazione può peggiorare. A spingere per il continuo della competizione sono Russia e Turchia, dove stasera si vivranno le partite come se niente fosse. Ma ci sono paesi asserragliati in casa, ospedali che faticano a contenere l’emergenza e morti che ora dopo ora aumentano. Forse è il caso di smetterla: riunirsi martedì prossimo potrebbe essere già troppo tardi.

Speranza di Euro2021

La soluzione che evidentemente la Uefa pensa possa salvare i campionati di calcio – comprese Champions ed Europa League – è probabilmente il rinvio del prossimo Europeo di un anno. Una soluzione che in futuro potrebbe aiutare e non poco il calcio europeo, anche se il problema fondamentale riguarda l’oggi, non il domani.