Per anni l’abbiamo visto fare su e giù dalla fascia, senza mai fermarsi. Ecco, il tasto stop l’ha messo oggi. Stephan Lichtsteiner ha detto basta, lascerà il calcio. Ci aveva già pensato nel 2015, dopo un problema al cuore, ma gli abbracci e gli auguri della Juventus gli avevano fatto cambiare idea.
L’ ultima fermata dello “Swiss Express“, come lo chiamavano a Roma, è stata l’ Ausburg, con cui si è salvato nel finale della scorsa Bundesliga. Un treno partito dalla Svizzera nel 2001 nel Grassophers, passato per Lille e arrivato a Roma, sponda Lazio, nel 2008. Walter Sabatini lo compra per un milione, Lotito, tre anni dopo, lo rivende per 10 alla Juventus. Eppure in qualche modo Lichtsteiner si è sempre portato dietro la capitale. Non tanto in testa, quanto sulle labbra, per un accento, romanesco, con cui parla ancora in italiano.
L’ asse con Pirlo
Gli verrà da sorridere a pensare che il nuovo allenatore bianconero, fino a qualche anno fa, lo metteva costantemente davanti alla porta. Un tandem diventato anche spot con Pirlo che oltre che il pallone, gli passava anche il sale e il formaggio a tavola. Segno di un grande rapporto con i compagni. Lo svizzero infatti è stato uno dei giocatori più amati nello spogliatoio della Juve, nonostante in partita avesse sempre qualcosa da ridire ad arbitro e avversari.
«Sono molto orgoglioso del mio percorso» ha spiegato il difensore in un video su Instagram. Tutto normale, basta semplicemente dare un’occhiata alla sua bacheca. 7 scudetti di fila con la Juve dal 2011 al 2018, 5 Coppe Italia e 4 Supercoppe, oltre al campionato svizzero col Grasshopers. Numeri che hanno contribuito a farlo entrare nel cuore dei tifosi juventini, ma per quello forse è bastato il gol al Parma nel settembre 2011, il giorno dell’inaugurazione dello Stadium. La prima immagine vincente di un nuovo ruolo, voluto da Conte. Da quarto in difesa a quinto di centrocampo. Una posizione che ricoprirà fino al giorno dell’addio, nel 2018, dopo aver totalizzato 259 partite e 25 gol. «Ogni tanto mi farò sentire» ha detto nel video. Esattamente come su quella fascia, sempre su e giù come un espresso. Uno Swiss Express.