La pausa forzata dal Covid e il calcio compresso nelle settimane estive ha portato, e porterà, le squadre ad uno sforzo extra. Da qui fino al 2023, tra l’Europeo del 2021 e il Mondiale del 2022, i tempi di riposo saranno ristretti. Fondamentale diventa quindi la preparazione: fisica, atletica, mentale. Valter Di Salvo, responsabile dell’area Performance e ricerca del club Italia, ha provato a delineare la preparazione che i calciatori dovranno svolgere in queste settimane per farsi trovare pronti all’inizio della stagione 2020/21 – fonte La Gazzetta dello Sport.
RITMO – «Il ritmo della gara te lo dà la gara stessa. Per raggiungere la condizione ideale l’allenamento è fondamentale, ma la partita è insostituibile. Ogni giocatore ormai è un’azienda e nessuno può permettersi di stare in vacanza senza allenarsi mai. Bisogna sensibilizzare i calciatori ad avere un’ampia conoscenza del proprio corpo».
SINGOLO – «Il lavoro va creato ad hoc per ogni singola persona. Ci sono tante variabili da considerare nella pianificazione del lavoro: il ruolo, l’età, il numero di partite giocate in carriera. Di questi tempi, con i giocatori sottoposti a uno stress psicofisico notevole – due mesi di stop, partite ogni tre giorni -, diventa fondamentale la cura del preparatore, che deve gestire il riposo e la necessità di un lavoro atletico importante».
IDEALE – «Il giocatore è prima di tutto un individuo. Quindi volta per volta dobbiamo chiederci di cosa ha bisogno: saltare una partita? Allenarsi di più? Fare un giorno di vacanza? Serve guardare al fisico del giocatore ma anche alla testa. Una volta al Manchester United Ferguson mi disse che avrebbe mandato in vacanza Ronaldo in piena stagione perché lo vedeva affaticato mentalmente oltre che fisicamente. Cristiano andò alle Maldive, tornò e segnò subito una doppietta».