Mitrović, 40 gol e ritorno in Premier: «Pensavo diventasse un criminale o un kickboxer»

by Redazione Cronache
Aleksandar Mitrovic

Slaviša Jokanović lo disse prima di tutti: «Può essere un Lukaku, o un Giroud, non un calciatore che gioca in contropiede». Detta semplice: devi servirlo. Parla di Aleksander Mitrović, l’uomo dei gol: 40 in 40 partite oggi, con tanto di promozione in Premier League del suo Fulham. Il suo allenatore, il portoghese Marco Silva, ha saputo certamente valorizzare il 27enne serbo seguendo la dritta del collega Jokanović, il primo tecnico a credere in Mitrović a inizio anni Novanta al Partizan. Aleksandar Mitrović ha poco più di 5 anni e fa il raccattapalle. Tifa Partizan, ma il suo idolo è Alan Shearer, del Newcastle. A volte la vita incastra i tasselli così bene… Mitrović e Jokanović si ritroveranno al Fulham, con l’attaccante reduce da una porzione di carriera spesa nella squadra della sua vita: il Newcastle di Alan Shearer. Sarà idillio. Ma non solo. Entriamo nel dettaglio.

Mitrović, Vlahović e Marković

Aleksandar Mitrović nasce sulle rive del Danubio, a Smederevo, dove esiste una squadra di calcio ed è quella in cui è cresciuto Mateja Kežman – che però è nato a Zemun, la città del FK Altina, prima squadra di Dušan Vlahović, di cui abbiamo intervistato il presidente. A differenza di Kežman, Mitrović non gioca nella sua città. Le giovanili nel Partizan, poi nel 2011/12 è in prestito al FK Teleoptik, segna 7 gol e l’anno dopo torna a Belgrado.

Logico: dai primi anni Novanta il Teleoptik è affiliato ai bianconeri, cui puntualmente invia i suoi migliori talenti. Sia Partizan che Teleoptik inoltre si allenano a Zemunelo, a 10 minuti dall’aeroporto di Belgrado dedicato a Nikola Tesla. Questo per dire che il trasferimento di Mitrović da Zemun a Belgrado è un’ovvietà. Non c’è solo lui: si muove anche Filip Marković, fratello di Lazar, l’ex Benfica e Liverpool. Quanto a Mitrović, gli bastano nove minuti della sua prima partita per segnare con la “nuova” squadra. A fine anno le reti saranno 15 e il Partizan vincerà il campionato serbo. Apoteosi.

Belgio, Premier, Claudio Ranieri

La stagione successiva, Mitrović riparte da dov’è rimasto: tre gol in tre gare. Siamo ad agosto 2013 e l’Anderlecht, ingolosito, lo acquista per 5 milioni di euro. Li ripaga con 16 gol nella prima stagione e ben 28 nella seconda, di cui due in Champions, contro Arsenal e Borussia Dortmund. Comprensibile che il passo successivo, a 20 anni, fosse un campionato di grido: l’Inghilterra. Luglio 2015, il Newcastle punta su Mitrović 15 milioni di euro, il serbo di gol ne realizza 9. L’anno dopo 6.

Con Rafa Benítez non scatta la scintilla e così il serbo – dopo una squalifica per tre giornate, per un fallo su Lanzini – chiede la cessione. Mitrović vorrebbe tornare in prestito all’Anderlecht ma il 31 gennaio 2018 finisce al Fulham, in Championship: «Qui è meglio di Newcastle». La seconda serie inglese lo rivitalizza: 12 gol e promozione in Premier. Occhio, adesso. Nel 2018/19 Mitrović segna 11 reti ma non basta: il Fulham cambia tre tecnici – il sopracitato Jokanović, l’italiano Claudio Ranieri, Parker – e retrocede di nuovo.

Il paradosso di Mitrović

Il punto è che, di nuovo, la seconda serie rivitalizza Mitrović: 26 gol in 40 partite nel 2019/20 e promozione al primo colpo. Era il suo miglior rendimento in carriera, prima d’ora. Il punto però è che quei gol come detto portano il Fulham in Premier, dove Mitrović stecca ancora: 4 gol l’anno scorso. Quest’anno, come detto, numeri mostruosi: 40 gol in 40 partite. Prendiamo però la calcolatrice. Complessivamente, in Premier League Mitrović ha segnato 24 reti in 104 gare. In Championship, 82 reti in 122 partite. La musica cambia, eccome. Ora, sorge spontanea una domanda. Visto che il Fulham – grazie alle 40 reti del serbo – ha ottenuto la promozione, riuscirà finalmente Mitrović a spezzare la maledizione chiamata Premier League?

Sassi, treni e CR7

Nel 2013, Mitrović vince l’Europeo Under19. La Serbia convoca pure Sergej Milinković-Savić, l’ex palermitano Uroš Djurdjević e Ognjen Ožegović. Forse lui non te lo ricordi, ma a luglio 2015 segna una memorabile doppietta in un 4-0 che il suo Vojvodina rifila alla Sampdoria di Walter Zenga all’andata dei playoff d’Europa League. Tornando a Mitrović, «sarebbe potuto diventare un criminale». L’ha detto suo padre Ivica al Daily Mail qualche anno fa. Il riferimento è a quando Aleksandar lanciò dei sassi contro un treno, alla stazione. Non è da solo, ci sono circa 100 persone. È però il suo sasso a colpire il macchinista di quel treno. Mitrović praticava già sport, karate e kickboxing, ma pare gli mancasse la concentrazione.

Sul temperamento ci sono due aneddoti. Il primo, 7 espulsioni nelle prime 14 partite. Il secondo è quando litiga con Rafa Benítez: «È troppo difensivista, non riesco a giocare in contropiede. Non sono mica veloce come Raheem Sterling!». Però segna: quest’anno Mitrović trascina il Fulham – 26 vittorie in 42 partite, 98 gol segnati – assieme al 19enne portoghese Fábio Carvalho (9 reti) e il 25enne Harrry Wilson (10), di proprietà del Liverpool. Ed è il miglior marcatore della Nazionale serba. Un suo gol, il 14 novembre scorso, per dire, ha spedito il Portogallo di Cristiano Ronaldo ai playoff per il Mondiale in Qatar…