Aleksej Miranchuk, la nuova arma nell’arsenale di Gasperini

by Redazione Cronache

di Leonardo Maldini

Da pochi giorni è stata resa nota la fumata bianca tra Lokomotiv Mosca ed Atalanta per Aleksey Miranchuk. Il club russo, tramite un tweet ha annunciato la buona riuscita della trattativa, e i bergamaschi sono pronti ad accoglierlo a braccia aperte. Le problematiche sorte con Ilicic hanno convintol’Atalanta a velocizzare il tutto.

Chi è Miranchuk?

Una vita nella Lokomotiv Mosca quella di Aleksej Miranchuk che ha messo a referto dall’esordio in prima squadra nel 2013 228 partite, con 43 gol e 45 assist. Un perno della formazione biancoverde, capace di vincere un titolo di campione di Russia, tre coppe nazionali e una Supercoppa.

Un giocatore giovane, ma già con una notevole esperienza nazionale anche in virtù della sua militanza in nazionale con 25 uscite all’attivo e 5 gol. “Lesha”, questo il suo nomignolo in Russia, è un calciatore su cui avevano messo gli occhi tante squadre in Europa. È uno dei talenti più importanti del calcio russo. Ha un fratello gemello Anton, rimasto alla corte della Lokomotiv un club con cui la famiglia Miranchuk ha un feeling speciale.  L’Atalanta potrà contare su un ragazzo che farà molto comodo a Gasperini e potrà sopperire all’assenza di Ilicic alle prese in patria con problemi personali.

Grande visione di gioco e una considerevole capacità di servire assist preziosi ai compagni sono le caratteristiche principali di Miranchuk. Non solo, un’abilità nel dribbling lo rende pericoloso anche in zona gol, ne sa qualcosa la Juventus, sua vittima in Champions League sia all’andata che al ritorno.

«Soltanto Aleksej può impedire a se stesso di diventare un top player. Anton è un grande talento ma onestamente mi aspetto di meno da lui che da Aleksey». 

Vedran Ćorluka sui fratelli Miranchuk

Caratteristiche

Un trequartista longilineo a cui piace muoversi anche da ala e in grado di “dare del tu” al pallone sia con il destro che con il mancino, prediligendo quest’ultimo. Tante qualità che andrebbero ad impreziosire il parco giocatori offensivo dell’Atalanta. La sua duttilità lo renderebbe in grado di ricoprire più ruoli: esterno o trequartista. Nell’idea dell’esterno a tutta fascia di Gasperini, forse, Miranchuk potrebbe trovare poco spazio, considerando che la fase offensiva è quella che valorizza di più il giocatore.

Con la partenza di uno tra Castagne ed Hateboer potrebbe essere una valida alternativa, ma solo in casi estremi. Abile con entrambi i piedi ma decisamente più a suo agio con il mancino. Simile come fisico a Malinovskyi, con i tempi e le giocate più vicini a quelli di Gomez e Ilicic (quindi più da punta).

È innegabile che vederlo tentare tunnel, passaggi filtranti e dribbling anche molto complicati sia in Russia che in Champions fa decisamente sognare. È bravo sui calci piazzati, se la cava dal dischetto e grazie a un fisico importante è in grado sia di muoversi faccia alla porta che di proteggere la palla in fase di ripiegamento. Quello che gli manca è un po’ di carattere e di cattiveria, insolito per un giocatore di tale provenienza, sia sotto porta che nei momenti cruciali del match. Elementi questi ultimi, che potrebbero solo migliorare con l’esperienza.

Perché un ulteriore rinforzo in attacco?

Chiamarlo “vice Ilicic” sarebbe tanto riduttivo quanto ingeneroso, sia per caratteristiche che per minutaggio, anche dopo le parole pesanti di Gasperini. Lui, Aleksej Miranchuk, va semplicemente considerato come una nuova arma nell’arsenale dell’Atalanta. Un giocatore di livello internazionale che va ad aggiungersi agli acquisti poderosi dell’Atalanta in questi ultimi anni.