In squadra non avrà problemi a trovare qualcuno lo che lo capisce anche quando parla italiano. La Polonia, infatti, è arrivata al Mondiale in Qatar con dieci calciatori che giocano nel nostro Paese. Da Szczesny a Zielinski e Milik in Serie A, fino a Glik che è in B al Benevento. E pensare che doveva esserci pure il portiere dello Spezia, Bartlomiej Dragowski, costretto a saltare il torneo dopo il brutto infortunio alla caviglia di metà novembre. Noi, però, stiamo parliamo di Alessio Di Petrillo, ex calciatore e allenatore toscano, oggi assistente di Czesław Michniewicz, c.t. della Polonia.
Alessio Di Petrillo, da Pisa allo scudetto polacco
Figlio di Lino Di Petrillo, originario di Roccamonfina (Caserta) che è stato a lungo giocatore e capitano del Pisa negli anni Sessanta, Alessio è nato proprio nella città toscana e ha iniziato a giocare nel vivaio nerazzurro. Nel 1986 si è anche spostato di qualche chilometro, a Empoli, un tratto in comune con Zielinski, il centrocampista del Napoli che adesso è con lui al Mondiale. Ma Di Petrillo non ha mai esordito in Serie A e negli anni successivi ha giocato nelle categorie inferiori, iniziando dal Foggia.
Da allenatore si è legato soprattutto alla Toscana. Partito dalla Serie D col Cascina (Pisa), ha poi allenato molto in Lega Pro, anche il Monza nel 2010. Dopo l’ultima esperienza italiana, al Prato, nel 2019, la sua vita ha preso una piega che forse nemmeno lui avrebbe immaginato. L’uomo decisivo è, appunto, Michniewicz, incontrato in Italia nel 2019 durante l’Europeo Under 21. Nella stagione 2020/21, infatti, Michniewicz prende in corsa la panchina del Legia Varsavia e a gennaio lo chiama come assistente. Insieme vincono il campionato, così quando il tecnico polacco viene chiamato dalla Federazione a guidare la Nazionale maggiore, non ha dubbi su chi portare con sé. Ed eccoci alla foto di apertura dell’articolo: Alessio Di Petrillo insieme a Robert Lewandowski. Al momento la Polonia è prima nel girone C con 4 punti, in attesa di incontrare mercoledì 30 novembre l’Argentina, che la segue con una vittoria e una sconfitta.