Alla scoperta del Midtjylland: la società nata grazie ad una scommessa

by Redazione Cronache

di Andrea Sperti 

L’Atalanta di Gian Piero Gasperini oggi affronterà il Midtjylland nella prima giornata di Champions League. La formazione danese, per tutti la Cenerentola del girone, non ha nessuna intenzione di recitare il luogo di comparsa e darà filo da torcere agli orobici, così come a Liverpool ed Ajax, le altre due squadre del girone.

Come è arrivata al successo?

La favola di questa compagine è nata nel 2014, quando Matthew Benham, imprenditore nel settore delle scommesse, è arrivato nello Jutland, acquistando questa squadra il cui nome in italiano significa: “terra di mezzo”.

Il lavoro di Benham ha dato subito i suoi frutti e dopo appena un anno il club ha conquistato il campionato danese, grazie anche alla SmartOdd, società di scommesse con la quale venivano raccolti decine di migliaia di dati su squadre, giocatori e partite.

Il tecnico di allora è lo stesso di oggi, quel Brian Priske che non ha un curriculum da vincente, ma che conosce ben 19 schemi su calcio piazzato ed ogni volta crea pericoli nell’area avversaria, segnando quasi un terzo dei gol a stagione su punizione o calcio d’angolo.

Filosofia e modo di vedere il calcio

La società ha una filosofia ben precisa e la porta avanti senza intoppi. Innanzitutto non esistono giocatori bandiera. Chiunque arrivi non deve costare più di un milione di euro e non appena ne vale almeno 6 deve andare via. La dirigenza danese, infatti, ha migliorato i servizi dello stadio ed il settore giovanile, non risentendo delle pandemia, grazie ad importanti cessioni nelle ultime finestre di mercato. Hanno lasciato la Danimarca Kristensen direzione Ajax per 12 milioni di euro, Poulsen che, per la stessa cifra, è stato ceduto al Borussia Moenchengladbach ed infine Onuachu, che per 6 milioni si è trasferito al Genk.

Ritorni ed acquisti

In compenso la società ha riportato in patria Pione Sisto, giocatore di grande talento che ha provato ad incidere anche in Spagna con la maglia del Celta Vigo. Il classe ’95 è un talento purissimo, ma negli ultimi tempi ha fatto parlare di se, prima per aver violato la quarantena e poi per aver preferito la meditazione agli allenamenti nel periodo del lockdown. Un altro acquisto della società è stato Luca Pfeiffer, attaccante che è arrivato dalla terza divisione tedesca, ma che secondo lo scouting del Midtjylland ha numeri importanti e potrà garantire una cessione futura redditizia.

Plusvalenze e crescita

Con questo metodo le plusvalenza dal 2014 ad oggi ammontano a circa 40 milioni di euro, mentre il valore della rosa è cresciuto notevolmente, passando dai 9 milioni di 6 anni fa ai 60 di adesso.

È ancora presto per poter parlare di sorpresa europea o di squadra da battere, ma il modello di questa piccola grande società ci fa capire come si possa fare calcio in modo intelligente, guadagnando ed allo stesso tempo togliendosi grandi soddisfazioni.