Asani: l’eroe dell’Albania pescato dalla Corea del Sud «Non speravo più nella Nazionale, ora invece sono protagonista».

by Grei Hasa

«Ormai non ci pensavo più alla Nazionale, a 28 anni non pensavo più di essere convocato». Ma la vita ha la capacità di farci ricredere, soprattutto se non perdi mai la costanza e la fiducia. E così oggi Jasin Asani, dopo solo 6 presenze con l’Albania, è l’uomo della gloria per tutto un paese.

Mentre parla appare emozionato, come chi non è abituato a rilasciare interviste ma sognava da una vita di vivere un momento del genere. «Sono uno dei protagonisti di quella che in Albania chiamano la Nazionale più forte di sempre. Fino a due mesi fa tutto questo non mi pareva possibile». 

L’uomo che gli ha cambiato la vita

La sua gioia è anche merito di Sylvinho, CT brasiliano che gli ha dato fiducia: «Mi ha cambiato la vita. Prima di lui nessun commissario mi ha preso in considerazione. In quegli anni mi ha chiamato la Macedonia del Nord, ma io seppure sia nato a Skopje, mi sono sempre sentito albanese e non ho accettato. Mio padre mi ha cresciuto con l’amore per l’Albania». 

La chiamata che gli ha cambiato la vita: «Ricordo ancora la telefonata della convocazione. L’ho ricevuta poco prima di una partita. Ero talmente felice che poi ho segnato una tripletta nel campionato Coreano».

Eh sì, avete capito bene. Gioca in Corea del Sud. «Ho ricevuto un’offerta irrinunciabile a quel punto della mia carriera. Mi ero ormai convinto che la Nazionale non mi avrebbe più chiamato, d’altronde non ero mai stato preso in considerazione quando giocavo in Europa…». 

Invece Sylvinho arriva e cambia tutto. Dal 3-5-2 di Panucci e Reja, suoi predecessori, passa a un più offensivo 4-3-3. Chiede allo scout manager dell’Albania, l’taliano Alarico Rossi, il nome di qualche esterno alto destro con piede sinistro. Il primo della lista è Asani. «Da quel che so, ero in un database enorme di giocatori scansionati da un’intelligenza artificiale. Eravamo suddivisi per caratteristiche, convocabilità e performance in campo. Sylvinho cercava certe caratteristiche e io rientravo nelle specifiche. Poi il resto, l’ho dimostrato in campo».

Futuro in un top campionato

Ma la sua esperienza in Corea non andrà avanti a lungo. «La Nazionale è una vetrina incredibile.Da quando sto facendo così bene con l’Albania (6 partite, 4 gol, 2 assist ndr) molte squadre si sono interessate. A Gennaio mi trasferirò sicuramente. È un treno che non torna una seconda volta. Mi stanno cercando da Italia, Spagna, Germania e Arabia. È l’ora di giocare in un campionato importante».

E quando gli chiediamo se ha una preferenza: «Come ogni albanese, sono ossessionato dalla Serie A. Ognuno di noi da piccolo tifa una squadra del campionato albanese e una di Serie A. Quindi giocare in Italia sarebbe un sogno. Ma vediamo, sto valutando tutte le offerte». 

L’amore degli albanesi per Asani

Un momento del genere porta anche tante attenzioni a cui non si è abituati: «In Albania noi della Nazionale riceviamo un amore estremo. Per strada ci chiamano eroi e su Instagram mi capita di perdermi messaggi importanti di miei parenti perché sono invaso da notifiche. Sono convinto che se a Tirana avessimo il Camp Non gli albanesi lo riempirebbero. Siamo pazzi di calcio».

In chiusura un commento in merito al fatto che l’Uefa ha premiato il suo gol contro la Polonia il più bello della giornata: «È stato meraviglioso. Lo avrò riguardato almeno mille volte, non mi stanco mai. Durante il primo tempo c’è stato un momento in cui ero vicino a Szczęsny e mi ha detto: ‘bravo, non me l’aspettavo tirassi da lì’.

 

Grazie alle bordate da fuori area di Asani, Euro 2024 dista solo un punto. Chissà se presto potremo ammirare il suo sinistro in Serie A. Quasi sicuramente però, lo faremo in Germania.