Atalanta, ds Sartori: «I tre tenori non partiranno. Accordo con Pasalic»

by Redazione Cronache
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Il ds dell’Atalanta Giovanni Sartori, uno degli artefici del miracolo della Dea, in una lunga intervista a Sky Sport ha raccontato tutto. Comincia con il raccontare come cambierà il suo lavoro di osservatore: «Non oso pensare di non andare in giro, di non muovermi. Mi sono abituato in questo periodo lungo a guardare i video. Ma ho la cultura di vedere le partite dal vivo, live».

IL MERCATO – «Ci saranno un paio di anni di contrazione del mercato, prevedo questo. Poi non sono un veggente, ma come qualche anno fa c’è stato un fermo del mercato, dopo è ripreso. Siamo stati noi a muovere questo mercato, con le prime cessioni di Caldara e Gagliardini. Poi a seguire, sono arrivate tante cessioni, non solo nostre, ma anche di molte squadre italiane. Il mercato riprenderà come è sempre ripreso».

VINCERE LA CHAMPIONS – «Non lo so, perché noi dobbiamo ripartire. Se non avessimo avuto questa interruzione saremmo arrivati in una condizione psico-fisica ottimale, lo dimostrano le annate di Gasperini: facciamo finali travolgenti. Avremmo detto la nostra, lo spero anche in questo momento. Cercheremo di passare il turno, l’obiettivo del mister è di guardare avanti. La mentalità dell’allenatore è stata fondamentale  per raggiungere questi obiettivi, il voler sempre vincere».

BIG CEDUTI SE ARRIVANO LE OFFERTE GIUSTE – «Abbiamo venduto tanto, però non vorrei che passasse inosservato che abbiamo anche investito tanto. Zapata è costato 24 milioni, vuol dire tanto. Però non è vero che se arriva l’offerta giusta, vendiamo. Il principio è cedere un pezzo o due della squadra, ma vendere per diventare più forti. I tre tenori (Gomez, Ilicic e Zapata, ndr) credo che staranno a Bergamo per un po’ di tempo, è una convinzione ma anche una speranza. Credo che sia anche quella della proprietà».

PASALIC E TAMEZE – «La lungimiranza è non avere nessuno in scadenza, anzi contratti molto lunghi. Noi vorremmo continuare con questi giocatori, ma anche l’allenatore lo ha molto lungo. Per quanto riguarda gli unici due prestiti, Tameze e Pasalic, abbiamo già l’accordo con loro. Con il Chelsea stiamo cercando di riscattare Pasalic, per Tameze stiamo parlando con il Nizza per arrivare fino ad agosto allungando il prestito, poi vedremo il da farsi. Abbiamo diritto di riscatto che a determinate condizioni potrebbe diventare obbligo”.

LE CESSIONI – «Al di là dei numeri, importanti, questo sta a significare che il livello dell’Atalanta si è alzato. Barrow è tra i migliori giocatori offensivi del Bologna – e poteva stare in ogni altra squadra – da noi aveva giocato pochissimo… Vuol dire che abbiamo raggiunto un livello importante, giusto fare un sacrificio. Con i soldi incassato abbiamo investito su due giovani come Czyborra e Sutalo».

GIOCATORI VENGONO PIÙ VOLENTIERI A BERGAMO – «Sì, ora chiunque viene molto volentieri. Girando molto incontro tutti, abbiamo trattato molti stranieri, l’Atalanta è sulla bocca di tutti, per i risultati, per quello che stiamo facendo. Dirò di più, tutti vanno via mal volentieri. In generale vorremmo cambiare poco, perché è un mix di meno giovani e di giovani. Tutti aiutano a crescere, per cui si stanno amalgamando benissimo: per me sarà un mercato non di grandi movimenti, se vogliamo parlare in generale lo sarà: piuttosto che vendere a poco o svendere, meglio tenere i propri giocatori. Vendere solo con offerte importanti, altrimenti tenere un altro anno, con la ripresa vendere l’anno prossimo, senza depauperare il valore tecnico”.

IL CALCIOMERCATO CHE VERRÀ – «Povero».