Aumentano i contagi, ecco il nuovo Dpcm: tutto quello che c’è da sapere

by Redazione Cronache

Il Premier Giuseppe Conte non vuol sentir palare di lockdown, ma considerato l’aumento dei contagi (oggi i 19.644 nuovi casi e 151 morti) sta lavorando a un nuovo Dpcm, con misure ancora più stringenti. Come riportato dal Corriere della Sera, il decreto potrebbe essere pronto già domani sera. Le scuole dovrebbero rimanere aperte, così come i negozi di estetisti e parrucchieri, ma con controlli più rigidi. La stretta avverrà su tutte le «attività non essenziali» a cominciare dai convegni e dello sport non professionistico. Oltre a un ancor più serrato numero di ospiti alle cerimonie, cambierà anche il limite di persone sui mezzi pubblici. Da lunedì le attività di bar, ristoranti, pub e gelaterie, chiuse la domenica e nei giorni festivi, durante la settimana dovrebbero rimanere aperti dalle 5 alle 18, anche se una parte del governo vorrebbe posticiparlo alle 20

Coprifuoco

Sull’orario manca unità d’intenti. Se scienziati ed esperti spingono perché lo stop alle attività e alla circolazione sia imposto alle 21 (o anche alle 20), alcuni ministri ritengono che sia un provvedimento troppo duro e vorrebbero salvare le attività di ristorazione, inasprendo le sanzioni. L’ipotesi in piedi in questo momento è quella di fissarlo alle 22 o alle 23. Dopo l’orario stabilito si potrà uscire solo per motivi di salute, lavoro o urgenza.

Palestre, piscine e centri commerciali

Piscine e palestre dovrebbero essere chiuse. Si potrà continuare a correre e fare esercizio all’aria aperta, ma distanziati e muniti di mascherina. I campionati non professionistici, poi, dovrebbero fermarsi.  Quasi sicura anche la  chiusura nel week-end dei centri commerciali.  I negozi al dettaglio dovrebbero rimanere fuori dalle misure, ma non è escluso che si possano scaglionare gli orari per far sì che non si creino assembramenti sui mezzi pubblici.

La scuola

La ministra Azzolina ha chiesto di valutare bene la percentuale di insegnamento a distanza per le superiori, al 50%. In ogni caso ha precisato come ogni decisione debba essere presa in accordo con il Ministero. Per gli spostamenti tra Regioni, infine, non è stata presa alcune risoluzione, ma è possibile che venga imposto un limite, soprattutto per quelle che hanno un indice di contagio alto.