Ballardini: «In Italia passare da genio ad asino è questione di un secondo. Destro, Scamacca e Napoli: vi dico tutto»

by Redazione Cronache
davide ballardini

Il tecnico del Genoa, Davide Ballardini, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport a poche ore dalla partita contro il Napoli.

LA SVOLTA DA SUBENTRATO – «Mai così bene? Tutto vero, d’accordo. Ma qui passare da genio ad asino è una questione di un secondo, ci vuole proprio soltanto un attimo. È chiaro che sin qui abbiamo fatto bene, ma non dimentichiamoci che bisogna fare tanto altro ancora».

NAPOLI – «Rivalsa per il 6-0 dell’andata? Io non vado così indietro nel tempo. Noi, in settimana, abbiamo lavorato bene, con gli ingredienti di sempre: grande attenzione, serietà, impegno e coinvolgimento assoluto. Da quando sono arrivato qui, ho notato una partecipazione attiva e continua al lavoro da parte di tutti».

CROTONE – «La vittoria della svolta? Nient’affatto. Sarebbe pericolosissimo pensare che sia stato facile comportarsi come abbiamo fatto noi in quella partita. Nessuna svolta: per fare una simile prestazione bisogna che ogni giorno tutti si impegnino nel lavoro. Non solo: se poi uno pensasse che facendo quel tipo di partita il Genoa abbia già risolto tanto, allora, mi spiace, ma vorrebbe dire aver capito nulla».

IL MODULO DEL NAPOLI – «Io penso soltanto alle grandi qualità dei nostri avversari e al modo in cui il Genoa dovrà provare a metterli in difficoltà. Restiamo concentrati sulla gara. Non so se giocheranno con la difesa a tre, o come fanno di solito, cioé con il 4-3-3 o il 4-2-3-1. A prescindere da tutto ciò, il Napoli ha giocatori straordinari che fanno parte di una squadra straordinariamente costruita bene. Prima che arrivassi qui, sostenevo che il Napoli è una delle poche squadre italiane che gioca un calcio europeo».

DESTRO – «Mattia sta facendo ciò di cui è capace con grande maturità, serietà ed impegno. E poi è un giocatore di talento: con certi ingredienti di base poi in campo ti esprimi al meglio».

SCAMACCA – «Sono contento che Gianluca sia rimasto: ha qualità non comuni. È giovane, deve migliorare tanto nel gioco e nel movimento senza palla. Ha passato una decina di giorni in mezzo a tante chiacchiere, ovvio che fosse un po’ frastornato. Ma è una persona pulita, e oggi vediamo il Gianluca vero».