Ballkani, la prima squadra del Kosovo ai gironi di una coppa europea

by Francesco Pietrella
Balkani

Lo stadio è uno di quei gioiellini da piccolo paese con una sola tribuna, un migliaio di seggiolini e il prato sempre curato, dietro a un paio di palazzoni condominiali da cui si vede tutto. Uno scenario da Eibar, da Rayo Vallecano o da vecchio Upton Park, West Ham, dove potevi vedere la partita dal salotto di casa. Purtroppo il Ballkani, il primo club kosovaro a partecipare ai gironi di una competizione europea, farà il suo debutto in Conference nella capitale, a Pristina, in quanto quel piccolo scrigno di calcio d’altri tempi non ha la licenza Uefa per ospitare partite simili.

Esordio europeo lontano da casa

Un peccato, ma le regole vengono prima, e quindi il Ballkani esordirà giovedì al Fadil Vokrri, uno stadio a norma così chiamato in onore del vecchio presidente della federazione kosovara. Uno che ha lottato anni per vedere il suo Paese partecipare alle qualificazioni per Europeo e Mondiale. Fadil è morto d’infarto nel 2018, così hanno intitolato lo stadio della capitale in suo onore, in virtù dell’impegno verso il calcio e soprattutto verso il Kosovo, riconosciuto indipendente da 98 Stati dell’Onu su 193. Tra questi ultimi figura la Romania, il Paese del Cluj, il primo avversario da affrontare nel cammino in Conference League. Magari tra qualche anno lo faranno anche a casa loro. Il presidente del club, Arsim Kabashi, ha già annunciato la costruzione di un nuovo impianto con tribune coperte da almeno quindicimila posti. 

Il cammino del Ballkani

Il Ballkani è approdato ai gironi dopo aver superato tre avversarie abbastanza semplici: i sammarinesi del La Fiorita, il KI Klasvikar delle Isole Far Oer e i macedoni dello Shkupi. Un risultato storico per il club di Suhareka, città di circa dodicimila abitanti nel centro del Kosovo, a circa 60 chilometri da Pristina. Suva Reka, in serbo, significa fiume secco. Durante la guerra del Kosovo alcuni agenti di polizia serbi hanno massacrato 48 persone, tra cui una decina di bambini. Da lì i cittadini hanno distrutto decine di chiese ortodosse costruite anni prima, per cancellare ogni traccia dei serbi.

La rosa che sfiderà il Cluj

Il calcio fa da sfondo. Il Ballkani ha vinto il suo primo campionato kosovaro l’anno scorso grazie a Ilir Daja, allenatore albanese con un lungo passato in patria da Partizan Tirana e Skenderbeu. Uno dei giocatori più rappresentativi è Ermal Krasniqi, esterno alto, 16 reti la stagione scorsa e già un paio quest’anno, tutte in Europa. Il numero 10, invece, è Nazmi Gripshi, classe ’97 albanese. In rosa ci sono anche un olandese (Dilivio Hoffman), un brasiliano (Lucas Cardoso), un paio di montenegrini (Ljuljanovic e Kuc, vice capitano) e tre albanesi (Gripshi, Frasheri e Hoxha). Il resto sono tutti kosovari. Il capitano, Arber Potoku, gioca a Suhareka dal 2019 e tiene alta la bandiera della città. Da giovedì lo farà anche in Europa.