Grazie a Nike, Cronache di Spogliatoio ha avuto l’opportunità di intervistare 3 coppie formate da un campione del Mondo e da un talento della Nazionale di oggi. Un giovane del presente che incontra il proprio idolo. Il secondo contenuto realizzato – dopo quello con Gianluca Mancini e Marco Materazzi – è stato quello insieme ad Alessandro Bastoni e Andrea Barzagli. Il difensore nerazzurro, sempre più protagonista nella squadra di Antonio Conte, ieri sera ha raggiunto la finale di Europa League.
COMPITI DEL DIFENSORE – «Il primo compito del difensore deve essere quello di difendere, poi tanto meglio se sa impostare. Stiamo andando verso un calcio in cui i ruoli contano, ma relativamente. Tutti devono saper fare tutto».
PREPARTITA – «Non sono uno di quelli che deve essere concentrato, che non deve sentire nessuno con la musica nelle orecchie, penso che ognuno debba esser libero di preparare la partita come meglio crede: se vuole parlare al telefono parla al telefono, se vuole mandare messaggi lo fa. Ognuno è libero di trovare la concentrazione a proprio modo e quindi credo sia indipendente dalla nazionalità. Per esempio, il Papu è uno che prima delle partite ascolta tanta musica, ride e scherza anche con Ilicic, che dall’esterno può sembrare una persona tutta seria, sul pezzo, in realtà è una persona che sta allo scherzo, che gioca e che ride. Come dicevo prima, credo che ognuno sia libero di prepararsi come meglio crede a una partita».
COMPAGNI IN RITIRO – «In ritiro dormo con Skriniar. Anche lui un bravissimo ragazzo ma ci troviamo nelle stanze degli altri. Brozovic ha tutto l’armamento di freccette, lui è abbastanza malato e ha qualsiasi tipo di freccette quindi passiamo le ore lì. Chi è il più forte? Lui, lui. Fa le gare con i giocatori professionisti. Ha un bar in Croazia, al suo paese, dove organizza tornei di freccette. La prende proprio sul serio».
AMBIZIONE – «Sicuramente sono molto fortunato a essere dove sono. Conte, Marotta e Oriali sono persone che ti spingono sempre a dare il massimo e trovare quell’ambizione di cui parlava prima, la mia ambizione è quella di non fermarmi perché ho ancora tante cose su cui migliorare ma ho tutto il tempo e l’obiettivo è quello di vincere il più possibile con l’Inter. Lo ripeto: sono interista e sarebbe un sogno stare 20 anni all’Inter e giocare per l’Inter».