Bologna, Sabatini: «Barrow non lo volevo. Orsolini vale 70 mln». Su Schouten, Skov Olsen e Dijks…

by Redazione Cronache

Il coordinatore dell’area tecnica del Bologna Walter Sabatini ha parlato a tutto tondo ad È TV spiegando il momento del Bologna e i temi di mercato di casa rossoblu. Questi gli estratti più importanti riportati da TuttoBolognaWeb.it

IL MERCATO DI GENNAIO – «Siamo soddisfatti. Mihajlovic ci ha chiesto di non intervenire con operazioni tanto per. Sinisa voleva solo calciatori che alzassero il livello ma non c’è stata l’occasione giusta. Per Ibanez non c’è stata un’asta, in virtù di questioni salariali lui ha deciso di andare a Roma. Non lo dico per invidia ma perché abbiamo fin da ora obiettivi superiori per la prossima stagione».

MIHAJLOVIC – «La squadra per osmosi ha assorbito i dettami dell’allenatore, Sinisa trasmette tutto quello che stiamo vedendo in campo ai ragazzi. Lui quando entra negli spogliatoi porta con sé la sua voglia di esserci e la squadra lo percepisce. Quando c’è Sinisa si vince, senza nulla togliere allo staff che potrebbe lavorare tranquillamente nel Real Madrid per capacità e competenza».

BARROW – «Stavamo cercando una punta e Riccardo mi fa «perché non proviamo Barrow?», io risposi «no, è una bomba inesplosa». Poi giochiamo con l’Atalanta e Sinisa mi dice «non è male sto ragazzino che è entrato». Da lì lo abbiamo preso e siamo andati dritti su di lui. Tra l’altro è una operazione importante dal punto di vista economico».

ORSOLINI – «I tifosi non devono preoccuparsi. Le voci le fanno uscire da Torino. Quando il Bologna lo ha acquistato sono stati fatti dei discorsi verbali con la Juventus sul riacquistoma senza accordi scritti. Non esiste che Orsolini possa uscire alle cifre menzionate. Studieremo con la Juve una compensazione rispetto a questa tesi che è uscita. Il Bologna è una società di persone serie e oggi nessuno pensa che debba essere ceduto Orsolini. Il ragazzo non uscirà dal Bologna, per me vale almeno 70 milioni e non è sul mercato».

SKOV OLSEN – «Ha bisogno di minuti e campo per testare il suo livello. Non ha la sfacciataggine dei sudamericani per carattere, ma se lo vedi in allenamento ti riconcili col campo. Ha un talento che non può non decollare».

SCHOUTEN – «A Roma è stato il signore del centrocampo. Abbiamo calciatori molto forti, non ne ho il merito perché sono stati presi da Bigon e dai suoi collaboratori. Stavano già arrivando quando io sono sbarcato qui, non sono stato io a prenderli ma sono orgoglioso di loro. Difenderò sempre i calciatori del Bologna: a loro spetta un compito difficile, che è quello di portare il club in una posizione di classifica importante».

DIJKS – «la sua intervista non ci è piaciuta per niente. È stata fatta con un amico, dentro una macchina e non credo volesse colpire la società ed è perdonabile, ma il Bologna non è stato contento. Ci sarà una multa