Bruno Umile, il ragazzo che i sogni non possono tradire

by Alessandro Lunari

Si intreccia tutto in questa storia. Il sogno, il ricordo, il gol. Un racconto di rivincita che viene spazzata via dalla bellezza di questo sport.

Bruno Umile è un ragazzo di 18 anni, ha segnato oltre 50 gol nelle giovanili del Napoli. Giocare allo Stadio Maradona è il suo più grande desiderio. È nato nel Rione Traiano, diventando un pilastro dapprima dell’Under-15, ispirandosi a José Maria Callejon. Un mese fa, però, gli Azzurri decidono di svincolarlo. Una botta tremenda, c’è la fila per tesserarlo ma lo shock è alto. Altissimo.

Il fato è beffardo, ma abbraccia Bruno. Per proseguire la propria carriera, sceglie di rimanere in Campania, firmando con il Benevento. Che, a inizio settembre, pochi giorni dopo l’annuncio dell’accordo, sfida proprio il Napoli in amichevole allo stadio Maradona. La testa è lì, ogni allenamento di questa pausa per le Nazionali rimanda all’appuntamento. A 48 ore dalla gara, però, il nonno di Bruno muore. Lascia la famiglia poco dopo aver saputo della prima convocazione del nipote tra i grandi.

Nel secondo tempo dell’amichevole, che il Benevento sta conducendo per 1-4 tra la sorpresa di molti, Caserta inserisce Umile al posto di Roberto Insigne. Passa qualche minuto e Brignola affonda dalla sinistra, mette al centro e proprio il ragazzino tradito dal Napoli anticipa Malcuit e insacca: «Te ne sei andato a riposare dopo aver sentito la notizia che volevi sentire. Questo gol è per te, nonno», scrive a fine partita. Dopo il sogno tradito di giocare per la squadra del suo cuore, dopo una delle notizie più brutte della sua vita, ha saputo rialzarsi grazie al calcio. 

fonte immagine: Ottopagine