Burdisso: «Spero che Messi venga in Italia. Il centrale più forte al mondo? Marquinhos»

by Redazione Cronache

Nicolas Burdisso, ex calciatore di Roma, Inter e Boca Juniors, ha rilasciato una lunga intervista a Juvenews.eu.

CR7-MESSI – «Secondo me non si possono paragonare. Mi piacerebbe tantissimo che il prossimo anno Messi possa arrivare in Italia per continuare questo scontro eterno e unico della storia del calcio con CR7. Ho giocato contro Ronaldo e stiamo parlando di uno dei più forti in assoluto, per fermarlo non riuscivi mai da solo, avevi sempre bisogno dei tuoi compagni. La sua migliore caratteristica è la media realizzativa perché quando scendi in campo con lui sai già che segnerà. Ha sempre la sensazione che farà gol, in qualsiasi modo, di destro, di sinistro, di testa, da fuori area, da dentro l’area».

DZEKO – «A livello personale credo che in certe situazioni bisogna starci dentro per capire cosa sia meglio. Da fuori posso dire che un attaccante come Dzeko va sempre tenuto, è un punto di riferimento oltre ad essere il capitano della squadra. Questi tipi di cambi bisogna farli al momento giusto. A me piace molto Dzeko, non lo cederei mai».

CORSA SCUDETTO – «Penso che la Juve sia sempre in corsa per lo scudetto. Da quando ci sono stati i cambiamenti si sono mescolate le carte. Nessuno si aspettava questo Milan, con la Roma e il Napoli lì attaccate. Innanzitutto voglio dire che sono totalmente favorevole alla scelta Pirlo e dico che va sostenuto oltre i risultati. Non ci sono dubbi sulle sue competenze, deve solo continuare a fare esperienza come l’hanno dovuta fare tutti quelli che hanno iniziato. L’unica differenza è che lui lo fa da subito in un posto grande come la Juve, per questo dico che va supportato, aiutato e al momento giusto intervenire con delle scelte sul mercato. Su questo non ho dubbi, la Juve è sempre in corsa per lo scudetto».

IL CENTRALE PIÙ FORTE – «De Ligt penso che con tanti anni alla Juve imparerà ancora tantissimo. Vicino a Chiellini e Bonucci potrà imparare veramente tanto.  A mio avviso però il più forte è Marquinhos, mio ex compagno alla Roma. Secondo me è un giocatore che può giocare ovunque, ha i piedi per ricoprire qualsiasi ruolo, è un ragazzo per bene, un leader dello spogliatoio e ha ancora tanti anni da fare al massimo».