Calciatori che sono diventati politici

by Redazione Cronache
calciatori politici

Damiano Tommasi eletto sindaco di Verona nella notte tra domenica 26 e lunedì 27 giugno 2022 è una notizia che di certo fa sorridere gli appassionati di calcio. Ma i calciatori che decidono di diventare politici non sono una novità. Ci provarono, ad esempio, molti italiani vincitori del Mondiale 1982, sfruttando il grande consenso popolare ottenuto con l’impresa spagnola. E altri prima di loro, compresi alcuni dei più forti di sempre.

I sindaci tra i calciatori

Prima di Tommasi, ex Roma ed ex presidente dell’Assocalciatori, candidato con una lista civica sostenuta dal centrosinistra, c’era stato un altro primo cittadino famoso con la palla tra i piedi: Carlo Nervo, ala destra e bandiera del Bologna. Per 5 anni, dal 2009 al 2014 è stato sindaco di Solagna, piccolo comune in provincia di Vicenza.

Altri due, invece, ci hanno provato senza successo. Un insospettabile, il “giardiniere” ex Inter Julio Cruz, uno degli attaccanti più eleganti e cinici del passato recente della Serie A. Si era candidato per guidare Lomas de Zamora, nella provincia di Bueonos Aires. Ha perso anche Giovanni Galli, tra i portieri dell’Italia campione del Mondo di 40 anni fa, che nel 2014 aveva provato a diventare sindaco della sua Firenze.

All’estero, invece, l’ex milanista Kaladze era diventato nel 2017 sindaco di Tblisi. In precedenza era stato nominato Ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali del suo Paese, la Georgia.

Oppure consiglieri

Più facile, allora, entrare in Consiglio comunale, che sia maggioranza o opposizione. Uno dei primi a riuscirci, già nel 1991, fu Alessandro Altobelli a Brescia, dove poi è stato nominato assessore allo sport. Massimo Mauro, ex Napoli e Juventus, ci riuscì nel 2006 a Torino, ma dal ’96 al 2011 per 5 anni aveva ricoperto la carica di parlamentare nelle liste dell’Ulivo. Più tardi è entrato nel Partito Democratico.

Un anno fa si era invece parlato molto di Giulio Ebagua, attaccante di 36 anni di origini nigeriane che dopo aver giocato in tutte le categorie professionistiche, compresa la Serie A col Catania, accompagna l’esperienza in D col suo Varese a quella della politica locale. A ottobre è stato infatti eletto nel Consiglio comunale col Pd.

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Fenomeni e politici, i casi internazionali 

Ovviamente tra i calciatori diventati politici non mancano i fuoriclasse, le star internazionali del pallone. Uno su tutti? George Weah, ex attaccante (e vincitore di due scudetti) del Milan, Pallone d’Oro del ’95 e dalla fine di gennaio del 2018 anche Presidente della Liberia.

Uno ancora più forte, Pelé, che a ottobre compirà 82 anni, è stato nominato Ministro dello Sport del governo brasiliano.

Restando in Brasile, la coppia gol Romario-Bebeto è rimasta intatta pure in politica. Il primo, dal 2010, è stato eletto prima deputato e poi senatore in Parlamento, e da un anno è vicepresidente del Senato brasiliano. Bebeto era diventato deputato regionale una decina d’anni fa.

C’è poi la storia di Cuathemoc Blanco, fantasista messicano tra i più amati del Paese e, con 71 rigori segnati su 73, considerato uno dei migliori rigoristi della storia. Ha inventato la Cuauhtemiña, che esibì pure contro l’Italia ai Mondiali del 2002, cioè la finta in cui si salta col pallone stretto tra i piedi. Ebbene sì: dall’ottobre del 2018 è governatore dello stato messicano di Morelos.

Infine tra i calciatori politici c’è Hakan Sukur, attaccante tra i più importanti del calcio turco visto all’Inter. Era entrato in Parlamento in Turchia, ma dal 2015 è costretto a vivere in esilio – si è trasferito in California – per i contrasti con Erdogan.