Storia di Lee Casciaro, poliziotto e attaccante della sua Nazionale

by Redazione Cronache
gibilterra calcio

«Gibilterra. La roccia su cui ci troviamo. Il nostro pilastro, la fortezza che difendiamo», recita un video motivazionale con cui la Federcalcio locale sponsorizzava il calcio della piccola Nazione alle porte del Mediterraneo, dove i calciatori sono circa 3mila e praticamente tutti dilettanti. «A volte sei stanco, il lavoro ha giustamente la priorità. Capita che corro, mi arriva una chiamata, rispondo ed è una delle mie navi che sta attraccando a Gibilterra», disse alla FIFA Kyle Casciaro, agente marittimo e difensore. Però a Gibilterra un campionato esiste, se lo giocano 11 squadre – tutte nello stesso stadio, il Victoria Stadium, l’unico che c’è nel Paese – e in 26 occasioni l’hanno vinto i mitici Lincoln Red Imps, grazie pure a un’imbattibilità da record: 88 gare consecutive, per un totale di oltre 1950 giorni senza sconfitte, da maggio 2009 a settembre 2014. Sono in testa anche oggi, grazie ai gol dello spagnolo Juanfri, attuale capocannoniere del torneo. È cresciuto al Málaga prima dello sceicco Al-Thani, ora è lo spagnolo che ha segnato più di tutti in stagione.

 

Gibilterra, Blatter e San Marino

Per capire il calcio a Gibilterra, devi capire Gibilterra: un’ex colonia inglese di 6,5 km quadrati a sud della Spagna, con meno di 30mila abitanti che nel 2002 confermano in un referendum la loro volontà di essere governati dal Regno Unito. Per questo, e grazie ai legami con Londra, la piccola Gibilterra – territorio d’oltremare, ex colonna d’Ercole – ha una Federazione antichissima, qui dal 1895. Il calcio lo importa l’esercito, ma negli anni ‘60 il Regno Unito termina la leva militare e la Spagna impone l’embargo ai club che vi giocano. Nel 1997 Gibilterra chiede l’ingresso nell’UEFA, approvato solo nel 2013, così finalmente dal 2014 le prime squadre del Paese – Lincoln Red Imps e College Europa – partecipano alle qualificazioni alle Coppe, idem la Nazionale con l’Europeo. Al Mondiale ci sono invece voluti anni e più contenziosi legali, dato che Sepp Blatter aveva respinto con forza l’adesione alla FIFA di Gibilterra: «Non è un Paese indipendente». Il caso finì in appello e nel 2016 Gibilterra è diventata il 211° membro FIFA. Oggi è il più piccolo stato affiliato all’UEFA per superficie e il secondo più piccolo per popolazione (dopo San Marino). E a loro non importa.

 

 

Impiegati, poliziotti e 74 partite

In tutto, la nazionale di Gibilterra ha giocato sole 74 partite ufficiali. Non le è andata bene né alle qualificazioni a Euro 2016 (56 gol presi), né al Mondiale 2018 (47), tantomeno a Euro 2020 (31) o al Mondiale 2022 (43). Eppure, tra quelle 74 partite ci sono pure 9 pareggi – sei noiosi 0-0 tra cui la prima storica gara, un’amichevole giocata il 19 novembre 2013 con la Slovacchia a Faro, in Portogallo: lo stadio di Gibilterra (il Victoria Stadium) non soddisfava i requisiti – e 8 memorabili vittorie. Due in Nations League nel 2018, di fila, con Armenia e Liechtenstein, due in Nations nel 2020 con San Marino e Liechtenstein. E Gibilterra ha pure vinto le ultime due gare, le amichevoli il 16 e 19 novembre con Liechtenstein (vittima preferita) e Andorra: 3 gol fatti, zero subiti. Come l’Indonesia, Cipro e Hong Kong, anche Gibilterra regala storie. In Nazionale ci giocano impiegati, pompieri, magazzinieri, elettricisti. Ci giocano i tre fratelli Chipolina – il poliziotto penitenziario Joseph, Kenneth e Roy, il capitano della Nazionale – e i tre fratelli Casciaro: Lee, Ryan e Kyle.

 

I tre fratelli Casciaro

Lee Henry Casciaro, 41 anni come Ibrahimović, di professione fa il poliziotto e l’attaccante della Nazionale di Gibilterra – di cui ha segnato il primo storico gol alle qualificazioni a un Europeo nel 2015 contro la Scozia – e dei Lincoln Red Imps, di cui è una bandiera (ci gioca dal 1998, oltre 200 gare, ci ha vinto 56 trofei secondo Wikipedia: più realistico siano 45, comunque ne avrebbe vinti meno solo di Dani Alves, 46, più di Messi e Iniesta). Ryan Casciaro ha 38 anni, poliziotto e anche difensore, ed è stato il primo gibilterriano a segnare in Champions League, il 12 luglio 2016, nel playoff vinto col Celtic di Rodgers. Kyle Casciaro ha 35 anni, non è poliziotto come i fratelli ma fa l’agente marittimo e il difensore dei Bruno’s Magpies, un club di amici che in estate si qualificò ai playoff di Conference League: «Se vinciamo, offro birra a tutti». Passarono i nordirlandesi del Crusaders Fc – 3-1 a Belfast – ma a Gibilterra hanno vinto i Magpies. Ed è stata comunque festa.