Che fine ha fatto van Ginkel? È tornato a giocare in Eredevisie

by Redazione Cronache

Un calvario durato quasi 1000 giorni. Più di due anni di sfortuna, per un infortunio al ginocchio con continue ricadute. È la storia di Marko van Ginkel, centrocampista di proprietà del Chelsea passato anche per una breve esperienza al Milan. Un’avventura in cui non è riuscito a lasciare il segno, come spesso gli è capitato, per colpa dei frequenti stop. «La mia carriera è stata in pericolo. Una settimana dopo l’operazione ho avuto un’infezione, ma non si capiva molto al riguardo – ha spiegato l’olandese a Goal – Dopo sei settimane l’infezione aveva danneggiato il crociato e sono stato costretto a operarmi di nuovo. È stato molto complicato. Mi avevano spiegato che c’era il rischio di qualcosa del genere, ma mi avevano detto che è una cosa che capita soltanto una volta ogni 200 operazioni. È molto improbabile, ma io sono stato tra quelli sfortunati».

Rinascita

In una situazione del genere ci si fa prendere dallo sconforto e pensare a tornare in campo diventa davvero difficile. Ci vuole l’aiuto di qualcuno, magari del club che ti ha cresciuto. Ed è quello che è capitato anche a van Ginkel, a cui è arrivata la chiamata del Psv Eindhoven. Dopo mesi di riabilitazione, il centrocampista è riuscito a mettere piedesul terreno di gioco per qualche minuto contro l’Az Alkmaar, lo scorso 13 gennaio. «Ho iniziato a reagire bene solo dopo tre mesi, ma la mia preoccupazione era più che altro tornare a camminare. Il calcio in quel momento non mi interessava» ha confessato. Nel week-end ha disputato un quarto d’ora contro il Twente, l’ideale per tornare a sorridere. «È stato come debuttare di nuovo – ha rivelato- Ora voglio giocare di più, ho la mentalità giusta, anche perché altrimenti da un problema del genere non si riesce a recuperare».