Franco Cucinotta, 1976-1977
Siamo pronti a scommettere che nessuno di voi aveva sentito questo nome prima d’ora. Nato a Novara di Sicilia, nel 1952, lega la propria vita e la propria carriera alla Svizzera, dove i suoi si trasferiscono quando ha otto anni. Veste le maglie di Losanna, Chiasso, Sion, Servette, ma è con quella dello Zurigo che si laurea capocannoniere della Coppa dei Campioni nel 1976-1977.
Soddisfazione doppia, perché il titolo è a pari merito con Gerd Müller: entrambi segnano 5 gol.
Con i Leoni, Cucinotta arriva fino ad una storica semifinale. Ma, contro il Liverpool non c’è storia: 1-3 all’andata e 3-0 al ritorno. La squadra allenata da Bob Paisley vincerà poi contro il Borussia Moenchengladbach la prima delle sue sei Coppe.
Paolo Rossi, 1982-1983
Fresco di Pallone d’oro (secondo italiano nella storia dopo Rivera), Mondiale di Spagna con annesso titolo di capocannoniere, Pablito si concede anche il titolo di miglior bomber della Coppa dei Campioni trascinando la Juventus alla finale persa con l’Amburgo per 1-0.
In totale, l’attaccante di Prato realizza 6 gol, uno in più del compagno di squadra Platini.
Alessandro Del Piero, 1997-1998
Pinturicchio vive la sua annata migliore a livello realizzativo vincendo anche il titolo di capocannoniere della Champions League. I suoi 10 gol, in 835 minuti giocati nella competizione, non bastano però per portare a casa la Coppa dalle grandi orecchie. I bianconeri perdono la finale di Amsterdam (la terza giocata consecutivamente): il Real Madrid si impone 1-0 con il contestatissimo gol di Mijatovic al minuto 67′.