Conor Bradley è solo l’ultimo gioiello lanciato da Klopp

by Cesare Ragionieri

È il 68’ di Liverpool-Chelsea. È il momento dei cambi: fuori Conor Bradley, dentro Trent Alexander-Arnold. Tutto Anfield Road si alza in piedi per tributare una meritatissima standing ovation al classe 2003, che ha appena giocato la miglior partita della sua giovanissima carriera. A tal punto che nel post match Szoboszlai ha avvisato scherzosamente – o forse no – TAA: «Forse adesso Trent dovrebbe preoccuparsi del suo posto da titolare», ha detto l’ungherese dopo il 4-1 al Chelsea.

La parabola di Bradley assomiglia molto proprio a quella di Alexander-Arnold. I due, come per un segno del destino, sono gli unici due difensori nella storia della Premier League ad aver preso parte a 3 gol nella stessa partita prima di compiere 21 anni. Trent ci è riuscito 5 anni fa, nel febbraio 2019 contro il Watford, Conor giusto qualche ora fa.

Ma da dove spunta fuori Bradley? A fine dicembre aveva giocato appena 21 minuti in stagione, poi è cambiato tutto. L’infortunio di Alexander-Arnold gli ha aperto le porte del campo e lui ha risposto presente: 1 gol e 4 assist nelle 5 partite giocate da titolare nel mese di gennaio.

Klopp se lo coccola, consapevole di aver trovato e lanciato l’ennesimo prodotto proveniente dall’Academy. Contro il Chelsea è entrato ulteriormente nella storia dei Reds, diventando il più giovane giocatore del Liverpool a segnare un gol e servire un assist nella stessa partita in Premier League da Sterling nel 2014.

Cruciale per la sua crescita è stato il prestito al Bolton nella passata stagione: 53 presenze e il premio di miglior giocatore del club. Bradley è ufficialmente del Liverpool dal 2019, ma già prima militava nell’accademia dei Reds a Belfast. Tutte le big inglesi hanno provato a portarlo via, ma il suo cuore è sempre rimasto fedele al Liverpool, che tifa da quando ha 5 anni.

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E ora che succederà? Con il rientro di Alexander-Arnold si può credere a un suo ritorno in pianta stabile nell’undici titolare, ma lasciare fuori questo Bradley è davvero difficile. E allora non è utopico pensare a un avanzamento in mediana di TAA, una soluzione già sperimentato sia da Klopp che da Southgate in Nazionale con ottimi risultati.