a cura di Giacomo Brunetti

Cosa significa crescere nella Juventus Next Gen, la seconda squadra bianconera

Siamo stati a Vinovo per scoprire i segreti della formazione che in Serie C coltiva i talenti della Juventus prima del grande salto.

Quando è nata nel 2018, la Juventus Under-23 era un’autentica e assoluta novità nel panorama calcistico italiano. Oggi – dopo 5 stagioni e 23 giovani calciatori che hanno esordito tra i grandi tra Serie A, Champions e Coppa Italia – la seconda squadra bianconera ha attraversato un rebranding e alzato anche un trofeo, rimanendo sì un unicum nel nostro Paese, ma dimostrando soprattutto la grande utilità di una formazione che si pone in un livello intermedio tra il calcio giovanile e la prima squadra. Ci siamo chiesti: cosa c’è dietro alla Juventus Next Gen – così si chiama da questa estate ed è dotata anche di un proprio profilo Twitter per informare verticalmente i fan – e come funziona la seconda squadra di un club così importante?

 

Siamo stati ospiti della Juventus al centro sportivo di Vinovo, casa del settore giovanile e della Juventus Women, nonché ex pilastro portante della prima squadra maschile. Innanzitutto, l’obiettivo è quello di ridurre il salto fra Primavera e calcio professionistico, valorizzando internamente il patrimonio dei calciatori di proprietà, favorendo inoltre la crescita dell’intero “sistema”, attraverso la formazione sul campo dei giovani calciatori (a immediato vantaggio delle nazionali giovanili e, in prospettiva, di quelle maggiori), di nuovi dirigenti, tecnici e collaboratori.

 

La formazione esiste dal 2018, quando la FIGC ha reintrodotto la presenza delle seconde squadre. Il primo allenatore è stato Mauro Zironelli, seguito poi da Fabio Pecchia e successivamente da Lamberto Zauli. Massimo Brambilla è il tecnico per questa stagione, e in questo reportage vi proporremo anche la sua testimonianza. Nella sua breve storia, la seconda squadra della Juventus ha vinto la Coppa Italia di Serie C nel 2019/2020, battendo in finale la Ternana. Punti e posizione in classifica sono stati sempre in crescita nel corso degli anni: il miglior risultato, raggiunto in due occasioni, è stato il secondo turno nazionale dei playoff promozione.

 

 

Nell’agosto 2022, la squadra ha cambiato nome: da Juventus Under-23 a Juventus Next Gen. In primis, il renaming è arrivato per valorizzare ulteriormente tale progetto, che sta dando risultati in termini sportivi, con tanti ragazzi che ora hanno presto posto in prima squadra, in Serie A, in B o in leghe importanti (come Israel allo Sporting CP e Vrioni al New England Revolution). La denominazione “Under-23” rimandava a una dimensione di settore giovanile, non rispecchiando inoltre la reale composizione della squadra, visto che l’età media della rosa – escludendo i due over Poli e Iocolano – è di circa 20 anni. Nel concetto di Next Gen rientra anche la situazione dei prestiti – come Ranocchia e De Winter in prestito in Serie A – poiché tale periodo è parte integrante del percorso formativo dei ragazzi. Inoltre, lato corporate, il cambio di nome è un progetto che conferma la volontà del Club di presentarsi come brand innovatore e pioneer, rafforzandone il posizionamento come leader innovativo e lungimirante. Partendo dalla forte base creata in questi primi 4 anni, il renaming e cambio di identità visiva si inseriscono in una strategia di valorizzazione della squadra e, più in generale, degli asset aziendali. Una nuova identità visiva è stata veicolata allo stadio, nelle aree media e nei contenuti, sebbene il logo rimanga la classica J della Juventus.

 

La casa della Next Gen è lo Juventus Training Center di Vinovo. Nato nel 2006, vive un primo importante intervento nel 2009, quando la palazzina che ospita l’area di uffici e spogliatoi destinati al mondo Juventus Youth si amplia, mentre nel 2013 vengono creati il J|College – che in seguito si trasferirà nell’area della Continassa – e il vicino refettorio. I campi sono otto, di cui 2 dotati di tribune, una di 400 posti e l’altra – quella dell’Ale&Ricky – capace di ospitare 200 persone sedute e un totale di 498 se si considerano anche in posti in piedi. Due sono sintetici, gli altri in erba, di cui due riscaldati. Da quando la prima squadra si è trasferita alla Continassa, il centro sportivo di Vinovo è stato modificato secondo le nuove esigenze del Club.

 

La Juventus Next Gen gioca le proprie partite allo stadio ‘Moccagatta’ di Alessandria, che rispetta i parametri richiesti dalla FIGC per la Serie C. Nella terza serie, i calciatori compiono un passo intermedio verso il grande calcio. Tanti di loro riescono ad allenarsi con la Prima Squadra, alcuni di loro riescono ad esordire e qualcun altro – ultimo in ordine di tempo, Samuel Iling-Junior – anche a rimanere nella rosa e affermarsi tra le maglie dei titolari. A guidarli, da quest’anno, Massimo Brambilla, che ci ha raccontato la strategia dietro la crescita nella Next Gen.