Criscito: «L’inchiesta del 2012 mi è costata l’Europeo, ma Chiellini dovrebbe ringraziarmi…»

by Redazione Cronache

Dopo il raggiungimento delle 200 presenze in Serie A, raggiunto nel derby di Genova contro la Sampdoria, il capitano del Genoa Domenico Criscito ha parlato di uno periodi più negativi della vita dentro e fuori dal campo: il coinvolgimento nell’inchiesta ‘Last Bet’, relativa alla presunta combine di alcune gare sospette. Nonostante il clamore iniziale, il calciatore fu prosciolto da ogni accusa perché estraneo ai fatti.

A Sky Sport Criscito ha dichiarato: «Mi è entrata la polizia in camera a Coverciano perché ero indagato per calcioscommesse: è stato il periodo più delicato della mia carriera. Ho avuto la fortuna di avere una moglie straordinaria, così come i miei genitori e i miei amici, che mi sono stati vicini mentre subivo questa ingiustizia. Sono momenti che, però, aiutano a crescere. In quel periodo i giornali mi attaccavano su cose anche non vere. Ad esempio dissero che fossi in coda per acquistare il biglietto per il derby di Genova, quando io ero a Torino per allenarmi».

La vicenda creò non pochi problemi a Criscito, che fu costretto a rinunciare agli Europei 2012. Eppure qualcuno ha potuto sorridere dopo quel momento: «Chiellini giocava terzino sinistro. Ranieri lo ha iniziato a mettere centrale: mi deve ringraziare. Chiello è uno di quelli da prendere come esempio, non sbaglia nulla dentro e fuori dal campo. Voto 10 per lui, non c’è cattiveria in quello che fa».

A proposito della Juventus, Criscito ha commentato il rendimento di Nicolò Rovella, suo compagno di squadra già blindato dalla ‘Vecchia Signora’: «Nonostante la giovane età sembra un adulto in campo. Sembra che abbia la mia età. Lui è un ragazzo intelligente, vede gioco e sa posizionarsi bene per ricevere palla. Ho giocato con Jorginho in Nazionale, gli somiglia molto».