Cuadrado: «Quando mi hanno detto che sarebbe arrivato Ronaldo non ci ho creduto»

by Redazione Cronache

Juan Cuadrado, ospite alla giornata della scienza organizzata dall’istituto Sant’Anna di Torino, ha parlato anche del Covid e della sua esperienza in bianconero. Queste le sue parole riportate da TuttoMercatoWeb.

COVID – «Per me a dire la verità è stato un momento molto bello, noi come calciatori stiamo spesso fuori casa e in questo periodo ho potuto passare molto tempo con mia moglie e i miei figli».

PANDEMIA NEL CALCIO – «La cosa più importante è la salute, anche per i più giovani. Lo stadio vuoto è un effetto non bellissimo, anche se ci stiamo abituato. Piano piano torneremo alla normalità».

PIRLO – «Il mister sta facendo un grandissimo lavoro sin dal suo arrivo, non è facile adattarsi ad una squadra di top level e la situazione di classifica non è colpa sua, in campo ci andiamo noi. Dobbiamo crederci fino alla fine e fare più punti possibili»

RINUNCE – «A tante cose: a 13 anni ho dovuto andare via da casa mia e rinunciare a stare tanto tempo con mia mamma, con la famiglia. Ho rinunciato al tempo con loro per raggiungere il mio sogno».

COSA SI PROVA DOPO UN GOL? – «Una emozione incredibile, non sai cosa fare. Io provo sempre a ballare, ad esprimere la mia allegria».

RONALDO – «È come giocare con Dybala: sono calciatori fortissimi, Ronaldo è uno dei due migliori giocatori al mondo, dobbiamo imparare dall’impegno in cui mette in ogni partita e ogni allenamento».

DERBY DI TORINO – «Speriamo che vinca la Juve, non dobbiamo avere paura: siamo professionisti e dobbiamo scendere in campo con tanta voglia e credendo di poter fare un bel risultato».

CHAMPIONS LEAGUE – «È il calcio. La gente pensa che sia una cosa facile, ma non è facile. Se non riesci a raggiungere questo sogno non vuol dire che sei scarso, dobbiamo continuare a lavorare ancora di più e sperare che tocchi a noi. Sono fiducioso che la Juve, in quanto grandissima squadra, potrà arrivarci».

NUMERO 7 A RONALDO – «Quando mi hanno detto che sarebbe arrivato non ci credevo, invece era vero e sono felicissimo. Il numero? È sempre più benedetto chi dà che chi riceve, nessun problema».