Da Di Francesco a Semplici: ecco come cambia il Cagliari

by Redazione Cronache

di Andrea Sperti 

Leonardo Semplici è il nuovo allenatore del Cagliari. A lui spetta un compito arduo, ovvero dare un’identità alla squadra sarda, parsa smarrita negli ultimi 3 mesi, e conquistare parecchi punti per provare a mantenere la categoria.

L’idea di calcio di Semplici

Il suo gioco è differente da quello del suo predecessore Eusebio Di Francesco. Le squadre di Semplici, infatti, giocano con il 3-5-2, un modulo tanto caro all’ex allenatore della Spal. Le sue formazioni puntano sugli esterni e l’inserimenti delle mezzali, oltre ovviamente ad una grande intensità da parte di tutto il collettivo.

Esterni e centrali di difesa

Centrali nel gioco del nuovo allenatore saranno, quindi, Zappa, Tripaldelli, Asamoah e Lykogiannis, gli esterni a cui vengono chieste spinta e copertura. Anche il ruolo di centrale di difesa rappresenta una figura fondamentale nell’idea tattica del tecnico toscano. Godin e Rugani, quindi, a turno dovranno fungere quasi da libero, provando a marcare l’attaccante più pericoloso della formazione avversaria.

Trequartisti e punte

Ci potrebbe essere, in ogni caso, una novità interessante riguarda la scelta del trequartista. Di solito Semplici ne ha fatto a meno, ma la possibilità di schierare Nainggolan dietro le due punte potrebbe ingolosire l’allenatore classe ’67.

Le due punte, invece, dovrebbero agire allo stesso modo che con Di Francesco, muovendosi parecchio senza lasciare punti di riferimento ai difensori.

Adesso è il tempo di lavorare per risalire la china e ritrovare fiducia in una salvezza che ad oggi sembra un’impresa (quasi) impossibile.