Dal Pino lancia l’allarme: «Il calcio è vicino al collasso. Chiediamo un aiuto al Governo»

by Redazione Cronache
paolo dal pino

Paolo Dal Pino, numero uno della Lega di Serie A, ha parlato all’Ansa del momento difficile che sta attraversando il calcio italiano.

MOMENTO DIFFICILE – «Spero che il Governo capisca, una volta per tutte, il valore del calcio come industria al di là di ogni superficiale demagogia. Siamo molto preoccupati ,siamo vicini al collasso e temo che l’economia del Paese pagherà a caro prezzo le misure restrittive poste in essere. Ringrazio innanzitutto il Presidente della Repubblica per la vicinanza ad AIRC, che la Lega Serie A sostiene con l’operazione ‘Un gol per la ricerca’ dal 1997. Non esiste solo l’emergenza Covid, la presenza del Presidente Mattarella all’evento di AIRC è un segnale per il Paese che non deve dimenticare l’importanza di tutte le altre realtà che richiedono grande attenzione. La Lega Serie A ogni anno promuove l’attività di AIRC, così come siamo vicini a diverse altre entità che operano nel campo del sociale. Per ruolo, dimensione mediatica e diffusione sul territorio il calcio ha una responsabilità che va oltre lo sport e può e deve promuovere e aiutare diverse cause».

LETTERA AL GOVERNO – «Spero che il Governo capisca il valore del calcio come industria, al di là di ogni superficiale demagogia. Siamo molto preoccupati, siamo vicini al collasso e temo che l’economia del Paese pagherà a caro prezzo le misure restrittive che sono state poste in essere. La salute viene al primo posto ma è importante fare le cose giuste, pianificando a medio lungo termine e pensando alle conseguenze sull’occupazione, sul bene dei nostri cittadini e sul futuro del nostro Paese. Gli effetti collaterali dei recenti provvedimenti colpiscono molti settori, tra cui il nostro, che per la chiusura degli stadi ha perso 600 milioni di euro nel 2020. Ci aspettiamo attenzione e sensibilità da parte del Governo. Il Presidente del Consiglio ha detto a chiare lettere che i settori pregiudicati dalle chiusure forzate avranno un ristoro per cui ci aspettiamo che un’industria come la nostra, che versa ogni anno oltre 1 miliardo di euro in contribuzione, riceva quanto annunciato».