Danny Drinkwater, dalla Premier col Leicester a svincolato

by Redazione Cronache
Danny Drinkwater

È l’8 aprile 2019 su una strada a Mere, nel Cheshire. Una Range Rover supera di 2,5 volte il limite di velocità e si schianta contro un muro. Interviene la polizia. Alla guida c’è Danny Drinkwater, 29 anni, con due donne. Anche il limite alcolemico è quasi 2,5 volte il consentito. Giù di ironia sul cognome, che a Leicester era diventato uno striscione: «Getting thirsty? Drink Water». Periodo delicato: Drinkwater è al Chelsea, bocciato da Sarri. Ubriachezza e risse. Ne ha parlato di recente a Sky Sport UK, in una lunga intervista: «E se fossi rimasto al Leicester? Non mi fossi infortunato? O non fossi andato in prestito, all’Aston Villa o al Burnley? Mi pento, ma non posso cambiare le cose. E sono andato in Turchia a trent’anni…». C’è un tema di salute mentale: «Ho sofferto molto nel 2019. Sono morti mia nonna e mio nonno, a mio padre hanno diagnosticato la leucemia, mi è scomparso il cane e guidavo in stato d’ebbrezza. Non ero io». Morale: «Quando col calcio va bene, tutto sembra più facile da affrontare. Viceversa, quando non va bene, sembra tutto così pesante».

 

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Danny Drinkwater, Ferguson e Messi

Daniel Noel Drinkwater nasce a Manchester nel 1990. Frequenta l’academy dei Red Devils sin da quando ha 9 anni, poi nel 2009 – appena maggiorenne – viene convocato per una trasferta contro l’Hull City, il 24 maggio. Il Manchester United ha già vinto la Premier League e tre giorni dopo c’è la finale di Champions contro il Barça di Guardiola  (a Roma, vinceranno i blaugrana 2-0 e Messi segnerà di testa). Comprensibile che Sir Alex Ferguson facesse riposare i titolari, tra cui Ronaldo, Giggs e Ferdinand. Per dirne una, contro l’Hull City gioca titolare Federico Macheda. Drinkwater non entra, né debutterà mai con la prima squadra dello United. In compenso, cresce con Danny Welbeck e Tom Cleverley. Piuttosto, però, si trasferisce altrove in prestito: Huddersfield Town, Cardiff City, Watford e Barnsley. Infine, a 21 anni, il 20 gennaio 2012, il Leicester lo acquista.

 

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Leicester, Shakespeare, Champions League

Il trasferimento nelle Midlands di Danny Drinkwater gli svolta la carriera. A fine stagione le Foxes perdono il playoff col Watford, ma si rifanno nel 2014: il Leicester primo in Championship torna – a dieci anni dall’ultima volta – in Premier. Il resto è storia: nel 2014/15 il tecnico Nigel Pearson salva il Leicester, ma il 1° giugno esce fuori una storia di orge e insulti razzisti a Bangkok, città del presidente Vichai Srivaddhanaprabha. Viene coinvolto il figlio di Pearson, che si dimette. Chi arriva? Claudio Ranieri. Trionfalmente, nel 2015/16 il Leicester vince la Premier League: 23 vittorie in 38 partite, +10 sull’Arsenal secondo, 24 reti stagionali di Jamie Vardy. Quell’undici viene recitato a memoria: Schmeichel; Simpson, Morgan, Huth, Fuchs; Mahrez, Drinkwater, Kanté, Albrighton; Okazaki, Vardy. Pure Simpson, come Drinkwater, arriva dalle giovanili dello United di Ferguson. Il centrocampista però spicca: a marzo 2016 debutta con l’Inghilterra (ma Roy Hodgson lo esclude dai convocati per Euro 2016). Poi ad agosto firma un quinquennale: «Non potrei essere più felice». E gioca la Champions League, con Craig Shakespeare in panchina.

 

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Chelsea, Sarri, lo svincolo

Quando Danny Drinkwater si trasferisce al Chelsea è il 1° settembre 2017. Deadline day, ultimo giorno di calciomercato: i Blues lo pagano 35 milioni di sterline, il Leicester vira su Adrien Silva dello Sporting, Antonio Conte riunisce il centrocampo del Leicester campione d’Inghilterra. Con Kanté, sembra il momento perfetto per l’affermazione del 27enne Drinkwater ad alti livelli. Lui, cresciuto a Manchester con l’idolo Paul Scholes, che a Leicester aveva preso il posto di Cambiasso relegando Gökhan Inler a riserva, però fallisce. In due anni colleziona 23 presenze, va in prestito a Burnley e Aston Villa. Poche partite, tanti infortuni. Viene persino nominato il secondo peggior trasferimento nella storia della Premier, dopo Ali Dia al Southampton. Drinkwater patisce, va in Turchia (Kasımpaşa), mentre lo scorso anno gioca al Reading. Gioca per davvero: 32 partite in Championship: «È probabilmente la prima volta dopo anni in cui mi godo il calcio». Ora, Danny Drinkwater ha 32 anni e ha lasciato il Chelsea da svincolato. Second chance, anyone?