Antonio Di Natale, ex giocatore dell’Udinese e oggi allenatore dello Spezia Under 17, ha parlato a juvenews.eu.
SERIE A – «Io credo che alla lunga il campionato debba essere concluso. Credo che andando più avanti una soluzione venga trovata, tra un mese e mezzo o due, cercheranno di ripartire e chiudere le stagioni i due mesi, sia la massima categoria ma anche Serie B e Lega Pro. Secondo me se la situazione diventa più semplice, anche la Serie C terminerà il campionato perché altrimenti diventerebbe un macello per tutti».
I GIOCATORI – «Io da quello che ho capito, avranno bisogno di allenarsi almeno 4 settimane. E’ come se uno ripartisse da capo, sei in ritiro come fanno le squadre prima della stagione e da qui devi ripartire e terminare queste ultime 9/10 partite che sono rimaste. Mancherà all’incirca un mese e mezzo di campionato, poi ci sono le semifinali della Champions, la Coppa Italia, nella sfortuna però hanno avuto la fortuna che l’Europeo sia stato spostato per poter avere il tempo di ultimare il campionato».
SCUDETTO – «Secondo me se lo merita la Lazio. Stanno facendo una stagione impressionante con una squadra cosi forte e con un allenatore come Inzaghi. Credo che la Juve abbia qualcosa in più come l’Inter, però per come sta giocando la Lazio, si meritano più degli altri di vincere il campionato. E’ l’unica squadra che ha battuto la Juve due volte, ha dimostrato di essere una grandissima squadra e se riuscirà a ripetere quello che ha fatto fino ad ora, credo che lo possa vincere tranquillamente».
MESSI – «Sarà difficile che lasci il Barca. Lui li ha una famiglia, poi nel calcio non si può mai sapere ma io credo che Leo terminerà la sua carriera al Barcellona».
GOL – «Ne ho fatti tanti in Serie A però credo che la partita più importante per me sia stata quella contro la Spagna all’Europeo. Nel 2010 avevo sbagliato il rigore e due anni dopo mi sono trovato a fronteggiare la Spagna. Sono entrato e ho fatto un gol dove mi sono tolto un peso che portavo addosso da 2 anni almeno. Di gol importanti ne ho fatti tanti, anche quello a Catania nell’ultima partita della stagione»
IDOLI – «Per noi napoletani il vero leader è sempre stato Maradona quindi mi sono sempre ispirato a lui. Tra tutti gli avversari incontrati credo che i più forti sono stati tutti i vari numeri 10 contro i quali ho giocato come: Del Piero, Totti, Baggio, tutti giocatori che ho sempre ammirato. Quello che fra tutti si avvicina di più a me è Francesco Totti, soprattutto per le caratteristiche simili che avevamo».