La corsa di Mou, lo sguardo di Busquets: dieci anni fa la sconfitta più bella dell’Inter

by Redazione Cronache
mourinho

Si può essere contenti per una sconfitta? Forse si. Dieci anni fa, la sconfitta più bella dell’Inter. Era la stagione 2009/10, l’ultima di Mourinho sulla panchina dei nerazzurri e la prima del club dell’allora presidente Moratti tra le grandi pagine della storia del calcio del secondo millennio. Tutti i fari del mondo puntati sul Camp Nou per la semifinale di ritorno di Champions League: Barcellona-Inter.

“Remuntada”

Ad una settimana di distanza dal 3-1 di San Siro, ai catalani tocca la “remuntada” per approdare in finale di Champions. In Spagna ci credono tutti: giocatori, tifosi e stampa, a partire dal quotidiano Sport che titola “Pasaremos! Pique quiere machacar al Inter” – “Passeremo! Pique vuole schiacciare l’Inter – con tanto di foto del difensore blaugrana intento a sgonfiare un pallone con la scritta del club nerazzurro.

Guardiola è il primo a credere alla rimonta: modulo iper-offensivo, un 3-4-3 con l’attacco composto da Pedro, Ibrahimovic e Lionel Messi – fresco di Pallone d’oro. Ma Mourinho non si abbatte, anche se in quella notte si trova costretto a fronteggiare la doppia emergenza: nella formazione prepartita, con lo schieramento di Cristian Chivu nel ruolo di trequartista al posto di Pandev e, a gara in corso, con l’aggiustamento della squadra dopo l’espulsione di Thiago Motta. L’italica-portoghese arte di arrangiarsi.

Il match

Due gli episodi chiave del primo tempo: la manata dell’italo-brasiliano su Sergio Busquets, che costringe i nerazzurri a giocare con dieci uomini per oltre un’ora di gara, e la parata cinematografica di Julio Cesar sul tiro di Messi: doppio passo dell’argentino per smarcarsi da Samuel, tiro a giro potente e preciso nell’angolino e il volo senza precedenti del portiere dell’Inter. Un’istantanea fondamentale della semifinale di ritorno.

Infernali gli ultimi quarantacinque minuti di gara, in particolare dal gol di Piqué (84°) che ha messo spalle al muro l’Inter: il Barcellona in un forcing continuo tra tap-in murati da Julio Cesar e tentativi dal limite respinto dalla retroguardia nerazzurra, Mourinho che ordina a tutta la squadra di appiattirsi come una sottiletta. E poi…

Finale

E poi il finale lo ricordano tutti: Mourinho che corre all’impazzata senza una meta, la società blaugrana che decide di innaffiare il campo per rovinare la festa nerazzurra. Nulla in grado di cambiare il risultato: il Barca campione di tutto abdica, l’Inter approda in finale dopo 38 anni. “Chiamate il vostro agente immobiliare e prendete casa a Madrid: l’Inter è in finale” urla dal Camp Nou Fabio Caressa in telecronaca.