Dietro al Sunderland quarto in Premier c’è un allenatore italiano, si chiama Luciano Vulcano

by Giacomo Brunetti

C’è una mente italiana dietro al Sunderland quarto in Premier League. Ha solamente 37 anni e ha già lavorato con Milan, Inter e CR7: Luciano Vulcano studiava architettura, (per) ora è vice in Inghilterra.

Le ore di notte a studiare calcio lo hanno portato in Premier

A soli 21 anni inizia ad allenare nel Varese: 15 anni dopo studia come fermare Haaland. La storia di Luciano Vulcano (classe ’88) parte dall’Italia, passa da uno Scudetto vinto con Pioli al Milan e adesso posa le ali sulla partenza sprint del Sunderland, rivelazione della Premier League. Arrivato nel contesto di internazionalizzazione dello staff del Sunderland, che in estate oltre a lui ha aggiunto figure di primo livello come il match-analyst di Luis Enrique, Ghisolfi alla guida dell’area tecnica, un facilitatore di processi dal Dortmund e, appunto, Vulcano come vice di Régis Le Bris.

Parla inglese e spagnolo, coordina i rapporti con i calciatori e si occupa di gestire il lavoro in allenamento. Tutte le tattiche della neopromossa Sunderland passano anche da lui. E stupiscono, con calciatori interessanti che sono già stati valorizzati. A Coverciano lo tengono in considerazione: migliore nei corsi UEFA A e UEFA Pro, davanti a tanti ex calciatori, con una tesi sulla ‘periodizzazione tattica’ e la preparazione settimanale alla base di tutto. Ha lavorato al Varese, al Verona, poi nell’Inter di Mancini, De Boer e Pioli, che lo ha preso con sé portandolo alla Fiorentina (nella sua prima esperienza nel 2017), al Milan e all’Al-Nassr (dov’è diventato vice), prima di salutarlo dopo 8 anni in estate. Salto in Premier League (rimandato di un anno).

La sfida al Sunderland e la trasformazione in primo allenatore

Il Sunderland si è strutturato per rimanere in Premier: rispetto alla squadra che ha centrato la promozione dalla Championship, ha cambiato quasi tutto. Nelle ultime 5 stagioni, solo 5 neopromosse sono riuscite a salvarsi. Il presidente Louis-Dreyfus è nato nel 1997 (giovanissimo!) e non ha avuto paura di spendere: 150 mln sul mercato per non vivere più altre serie tv thriller con la sua nuova società.

Sono partiti forte, grazie anche a un italiano che, probabilmente, vedremo presto da primo allenatore. Già in passato ci sono stati alcuni primi approcci. Di lui è piaciuto anche il rapporto con i grandi campioni: ha gestito Ibrahimović rendendolo vitale per lo Scudetto rossonero, ha lavorato con una stella ingombrante come Cristiano Ronaldo in un contesto come quello arabo e adesso ha reso Granit Xhaka (nuovamente) uno dei centrocampisti migliori del campionato inglese. Mica male. Ma ha anche capito come valorizzare Theo e Leão insieme allo staff in cui è cresciuto, quello di Pioli, regalando pagine indimenticabili alla storia del Milan.