«Il calcio a Berlino è strano. È una delle capitali più grandi d’Europa, ma è l’unica a non avere una ‘big’», una realtà particolare che però adesso può contare non solo sull’Hertha, ma anche sull’Union. E proprio qui, nella capitale tedesca, gioca Diogo Leite, arrivato nel 2022 dopo essere sbocciato in patria tra Porto e Braga.
«L’Union Berlino è speciale», ci racconta, «e infatti da quando sono arrivato, posso dire che è stata la migliore scelta che potessi fare. Dalla seconda divisione, in pochi anni sono arrivati fino in Champions League. Vivere qui per un calciatore è molto stimolante, è una delle città con più culture mischiate in Europa». E tra gli altri, ha condiviso lo spogliatoio anche con calciatori che il pubblico italiano conosce bene, come Robin Gosens o Leonardo Bonucci, di cui Leite ci parla: «Qui ho conosciuto Bonucci: giocare con un difensore centrale italiano è come andare a scuola. Tatticamente nel vostro paese si impara davvero a difendere. Quando giocavo in Portogallo ero abituato a stare molto in fase di possesso e con il pallone tra i piedi. In Bundesliga lo stile di gioco è diverso e ho avuto modo di completarmi».
In Portogallo, durante i suoi inizi, Leite ha avuto come allenatore Sérgio Conceição, oggi al Milan: «Un giorno durante il ritiro ci aveva assegnato un test fisico faticosissimo. Si chiama Yo-Yo test e consiste in una serie di corse e navette. Più passavano le varie fasi, più i calciatori erano stremati. Io non ce la facevo più e durante l’ultima corsa, sento arrivare qualcuno di corsa e raggiungermi. Mi giro ed era Conceição! Tranquillo, per niente affaticato, finiamo il test arrivando insieme al traguardo. Io ero esausto. Lo guardo e la sua faccia era completamente rilassata, come se non avesse corso! Eppure dai test emergeva che ho una buona resistenza. Lui aveva addirittura smesso di giocare da anni».
Diogo Leite, difensore dell’Union Berlino, ci ha raccontato nella nostra intervista l’esperienza in Bundesliga e le caratteristiche del campionato tedesco. «Per un calciatore è stimolante giocare in Germania perché tutte le squadre che affronti hanno uno stile differente», ed è oggettivamente stimolante. «Tutte le partite sono diverse da preparare e se al Porto ero abituato a un calcio offensivo, qui sono cresciuto molto difensivamente»: un passo in avanti fondamentale per la sua carriera. Adesso «in Germania gli esterni avversari sono spesso molto veloci e ci sono centravanti forti: Kane su tutti. Il livello del Bayern Monaco è altissimo ma negli ultimi anni realtà come Dortmund e Leverkusen sono riuscite a vincere. Durante una partita in Germania devi essere sempre ad alta intensità e caratteristiche come resistenza e forza sono prioritarie. Specialmente con le big non è mai facile fare punti».
Diogo Leite guarda la Serie A e si afferma nell’Union Berlino.