Doku, il ragazzino che fece impazzire l’Italia agli Europei, pagato 60 milioni dal City

by Lorenzo Lombardi
Doku

È il 3 luglio 2021 e l’Italia è appena approdata in semifinale all’Europeo: sono attimi di grande gioia per tutti i tifosi italiani che quella sera però ricorderanno Jeremy Doku. Allora diciannovenne fu lui, non Lukaku né De Bruyne, a seminare il panico nella difesa italiana, provocando anche il rigore che aveva riaperto la gara. Quella sera completò 8 dribbling, numero pazzesco per un ragazzo così giovane su un palcoscenico così importante.

La nuova avventura di Doku, pagato 60 mln dal City

Classe 2002, dribbling folgorante e velocità supersonica. Queste sono le abilità che hanno portato, il Rennes prima, e il City poi, a innamorarsi del ragazzo belga. Diventerà un nuovo giocatore dei Citizens, che pagheranno 60 milioni di euro al club francese.

Termina così la sua avventura transalpina con 92 presenze, 11 gol e 10 assist in tre anni. La sua prima stagione in Ligue 1 non è stata entusiasmante. Acquistato dal Rennes, nell’estate 2020 per la cifra record di 26 milioni di euro, versata all’Anderlecht, ha avuto subito la fiducia degli allenatori, Bizeul prima e poi Genesio dopo l’esonero del primo. Nonostante la giovane età chiude il primo anno francese con 30 presenze, 2 gol e 3 assist. Un magro bottino, viste le aspettative, ma non sono mancati i guizzi e le giocate tipiche di quei talenti naturali destinati a fare strada e a dare speranza ai tifosi francesi.

L’occasione sfumata

L’età, fattore a vantaggio di Doku, unita al suo talento, gli ha permesso di bruciare le tappe e di prendersi la scena internazionale in diverse occasioni.

Un predestinato, tanto che il Liverpool da tempo lo aveva individuato come il successore di Mané. Approccio che tra i Reds e l’attaccante si era già concretizzato quando il giovane belga aveva solo 15 anni. La società inglese lo invitò insieme alla famiglia al centro sportivo, mostrandogli le strutture di Melwood, facendogli conoscere alcuni dei big e prospettandogli un destino a tinte rosse. Si presentò anche Klopp in prima persona per convincerlo ad accettare il trasferimento e promettergli un futuro vincente.

Il giovane era troppo legato alle sue origini e al suo Anderlecht, che lo aveva fatto crescere sin da piccoloeil trasferimento non si concretizzò. Oggi è un nuovo giocatore del City, principale rivale del Liverpool per il titolo. Chissà, se dopo aver letto la notizia del trasferimento, Jurgen Klopp si è mangiato le mani per essersi fatto sfuggire un talento del genere.