Dove si era nascosto fino a oggi Rodrigo Muniz?

by Cesare Ragionieri

Fino al 2 febbraio 2024 Rodrigo Muniz aveva giocato 10 partite in Premier League senza mai trovare la via del gol. Uno score impietoso, soprattutto se di ruolo fai l’attaccante. Poi, all’improvviso (o forse no), è cambiato tutto e il numero 19 del Fulham si è trasformato in un bomber implacabile.

Dal 3 febbraio, giorno della partita contro il Burnley, ha realizzato 7 reti in altrettante partite. Nelle precedenti 33 con i Cottagers ne aveva realizzati 5.

Implacabile Muniz

Gol contro il Burnley, doppietta contro il Bournemouth, gol contro l’Aston Villa, gol e assist contro il Brighton e doppietta contro il Tottenham: Muniz è rimasto a secco solo contro Manchester United e Wolverhampton.

Il Fulham ha vinto 4 delle ultime 7 partite e ora, con 38 punti in classifica, può godersi un tranquillo finale di stagione. Grazie al suo attaccante, che si è fatto trovare pronto dopo l’infortunio al ginocchio occorso al titolare Raul Jimenez.

Da dove arriva e come gioca Muniz?

Alto 185 cm, nelle giovanili del Flamengo ha cominciato da seconda punta, ma poi si è evoluto in un numero 9.

«In Under 17 giocavamo a due davanti, in Under 20 con un solo attaccante. Lo preferisco, anche perché il mio fisico è cresciuto e posso fare a spallate con i difensori» ha dichiarato.

Non è un giocatore che segnerà gol mettendosi in proprio, ma in area di rigore è freddo come pochi. Molto forte di testa, gli piace attaccare il secondo palo dietro al difensore.

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C’è una domanda che si stanno facendo tanti appassionati di calcio: dov’è stato tenuto nascosto fino ad ora Muniz? Perché è esploso così all’improvviso?

L’addio estivo di Aleksandar Mitrović – ceduto all’Al-Hihal per 58 milioni di euro – gli ha facilitato la vita, ma fino a febbraio per il classe 2001 non è stata affatto facile per colpa anche di qualche problema fisico.

Alle origini di Muniz

Nativo di São Domingos da Prata, Muniz ha ereditato dal padre la passione per il calcio e la musica. È figlio di un cantante axé. È un genere musicale nato nello stato brasiliano di Bahia negli anni ’90, che mescola tra loro diversi stili.

Non ha mai nascosto la sua passione per il Manchester United:

«È la squadra europea che tifo, la sceglievo sempre da piccolo quando giocavo alla PlayStation. Mi piace molto e vorrei giocare lì un giorno».

E pensare che la sua carriera avrebbe potuto prendere una piega diversa nel 2021, quando Muniz stava per accettare un’offerta dall’Arabia Saudita. È stato fondamentale l’intervento di Filipe Luis, all’epoca compagno di squadra al Flamengo, che gli ha consigliato di trasferirsi in Europa.

Saltato per un litigio tra club il passaggio all’Atlético Madrid, nell’agosto del 2021 lo ha acquistato il Fulham per 8 millioni di euro più il 25% sulla futura rivendita.

Tra ambientamento e prospettive

Le prime due stagioni al Fulham sono state molto difficili, a cominciare dall’arrivo in Inghilterra reso complicato dalle restrizioni per il Covid-19. Nella prima stagione, quella della promozione in Premier, ha segnato 5 gol in 25 partite ma è partito dal 1’ solo in due occasioni.

Nel 2022-23 il prestito al Middlesbrough in Championship: 2 reti in 17 presenze e tanta delusione. Da dicembre a fine stagione la miseria di 12’ in campo.

Se dovesse continuare sugli standard dell’ultimo periodo, Muniz potrebbe coronare il suo sogno ed essere presto convocato in Nazionale.

A inizio marzo il ct della Seleçao Dorival Junior si è recato al centro sportivo del Fulham. Principalmente per monitorare i progressi di Andreas Pereira, che infatti è tornato nella lista dei convocati a 6 anni dall’ultima volta, ma anche per osservare dal vicino il classe 2001.

La fiducia del mister

Marco Silva lo ha voluto nel 2021 e oggi l’allenatore del Fulham se lo coccola. «È davvero difficile da affrontare per i difensori, non solo in area di rigore. Sta migliorando sotto ogni aspetto, diventa sempre più forte ogni giorno che passa. Per lui il meglio deve ancora venire» ha spiegato il tecnico portoghese. Nel frattempo Muniz vuole continuare a fare a fette le difese della Premier League e a ripagare la fiducia del proprio allenatore.