DPCM, tutte le nuove misure per il calcio dilettantistico: ecco cosa cambia

by Redazione Cronache

Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, ha parlato in conferenza stampa a partire dalle ore 21:30 di domenica 18 ottobre. Secondo il bollettino delle ultime 24 ore diffuso dalla Protezione Civile, sono stati effettuati 146.541 tamponi e individuati 11.705 nuovi positivi al COVID-19. Gli attualmente positivi sono 126.237, 9.302 in più rispetto a ieri. Dopo il vertice fra Governo e Regioni sulle nuove misure da adottare per contenere l’epidemia di Coronavirus, Conte ha spiegato le nuove misure adottate per contingentare il COVID-19.

Il Presidente del Consiglio ha parlato anche delle nuove condizioni legate al calcio dilettantistico.

La notizia era nell’aria da giorni e mancava solamente l’ufficialità.

Salvo il calcio dilettantistico fino alla Seconda Categoria, sospensione invece delle partite delle scuole calcio e dell’attività di base, che potrà essere svolta solo con allenamenti con distanziamento e senza fasi agonistiche: è quanto si evince dall’ultima bozza del Dpcm che il Premier Giuseppe Conte sta per firmare.

Nel testo viene specificato che «sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni di interesse regionali e nazionali», mentre «l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relativa agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non per gare e competizioni».

Restano sospese tutte le attività amatoriali, per quanto riguarda il calcio per esempio il livello regionale arriva in alcuni territori alla Prima categoria e in altri alla Seconda, quindi vengono fermate tutte le gare della Terza Categoria e in alcune regioni della Seconda. Tutto confermato invece per quanto riguarda la presenza di pubblico negli impianti sportivi, col 15% delle capienze fino al tetto massimo di mille spettatori per gli impianti all’aperto e 200 per quelli al chiuso, ma c’è la possibilità per le Regioni e le Province autonome, d’intesa col Ministero della Salute, di un diverso numero massimo di spettatori per eventi e competizioni non all’aperto purché non si superi il 15% della capienza.

Sospesa anche l’attività del settore giovanile.

Il punto sui campionati

TMW ha elencato cosa cambia nei vari livelli del calcio in Italia.

Serie D: il campionato prosegue, essendo un evento di interesse nazionale.

Eccellenza, Prima e Seconda Categoria: sono considerati eventi di interesse regionale, ma la decisione finale spetterà dunque alle regioni (in Lombardia, ad esempio, sono attualmente sospesi fino al 6 novembre).

Dalla Terza Categoria in giù: stop ai campionati.

Campionati giovanili: tutti i campionati sotto l’egida della FIGC di interesse nazionale vanno avanti, come il campionato Primavera. È salvo il campionato Juniores di Eccellenza gestito dal comitato regionale della Figc mentre rimangono incerti i destini dei campionati Allievi e Giovanissimi Regionali che prevedono una parte provinciale e una regionale. Potranno proseguire, perché di valenza regionale, anche Eccellenza femminile e Serie C di calcio a 5. Stop invece alle gare relative all’attività di base (Piccoli Amici, Primi Calci, Pulcini ed Esordienti) e i campionati giovanili provinciali di Allievi e Giovanissimi. Per tutte queste categorie rimane la possibilità di allenarsi, ma solo in forma individuale, con distanziamento, senza partite e fasi agonistiche di contatto.

I campionati di interesse regionale, come capiterà per i campionati maschili dall’Eccellenza in giù, saranno invece oggetto di valutazione da parte delle singole regioni.

Calcio femminile: tutti i campionati sotto l’egida della FIGC di interesse nazionale vanno avanti. I campionati di interesse regionale, come capiterà per i campionati maschili dall’Eccellenza in giù, saranno invece oggetto di valutazione da parte delle singole regioni.

Calcio a 5: vanno avanti i campionati A e A2 sia maschile che femminile, avanti anche la B maschile.