Dove ci porterà Dybala come conduttore di un documentario

by Alessandro Lunari
Dybala

In attesa di capire in quale stadio giocherà dopo aver lasciato la Juventus, Paulo Dybala andrà alla caccia dei campi da calcio più strani, spettacolari o suggestivi d’Europa. “Fútbol nómada”, ovvero “Calcio nomade”, è il nome della docuserie prodotta in Spagna che condurrà proprio la Joya, presentata in questi giorni a Cannes durante il festival dei contenuti audiovisivi Miptv 2022.

Un viaggio alla scoperta di tutto il continente, lasciandosi andare di tanto in tanto all’impulso irresistibile di qualche palleggio o qualche giocata tra erba, cemento, mare e monumenti. Un’esperienza che conferma il periodo di grandi cambiamenti per l’attaccante argentino, che compirà 29 anni il prossimo novembre, anche se lo schermo non è una novità in casa Dybala visto che la moglie Oriana Sabatini è un’attrice, modella e cantante argentina.

Alcuni dei campi “spiegati” da Dybala

Tra i luoghi del pallone dove si sposterà Dybala insieme alla sua troupe c’è anche Campo Gerini a Roma, proprio sotto l’acquedotto costruito nel 1587 su volere di Papa Sisto V. Un’atmosfera pazzesca. Ma lascerà a bocca aperta anche l’Henningsvaer Stadium, presente nella docuserie, che si trova in Norvegia nelle isole Isole Lofoten. In pratica un lembo di terra in mezzo al mare di cui il rettangolo verde occupa quasi tutta la superficie, non distante dal circolo Polare Artico.

Campo Gerini a Roma

 

Così come Igralište Batarija dove gioca l’HNK Trogir in Croazia, uno stadio inserito in una fortezza medievale, con le mura a delimitarne il perimetro, tra due patrimoni Unesco: la torre di San Marco e il castello del Camerlengo.

Igralište Batarija in Croazia