«Nove milioni a me ed Eminem per cantare al Mondiale, ma ha detto no»

by Alessandro Lunari
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«Fare questo tipo di show significa prendere parte all’evento sportivo più grande del mondo. Ho chiamato il suo manager, Paul Rosenborg, ma mi ha detto che avrebbe rifiutato di sicuro e che sarebbe stato inutile chiederglielo. Pazzesco: il Qatar aveva 9 milioni di budget. Uno sarebbe andato a me, i restanti a lui». A svelare il curioso retroscena sulla Coppa del Mondo è stato proprio 50 Cent, pseudonimo di Curtis James Jackson III e leggendario rapper statunitense, intervenuto di recente nel radioshow ‘Big Boy’s Neighborhood’.

L’idea di coinvolgere lui e un’altra colonna della musica hip-hop come Eminem è nata al Qatar dopo l’esibizione nel Super Bowl dello scorso 14 febbraio. Per l’evento sportivo made in USA più importante dell’anno, l’organizzazione aveva chiamato sul palco altri famosi artisti come Dr.Dre, Snoop Dogg e Kendrick Lamar. Inutile a dirsi, un grande successo.

Da qui, lo spunto del comitato organizzativo del Mondiale in Qatar che ha tentato di coinvolgere 50Cent ed Eminem per rendere unica, sotto ogni punto di vista, la manifestazione sportiva e la sua cerimonia d’apertura.

I due artisti sono legati da un’amicizia più che ventennale e insieme sono diventati due dei rapper più influenti della storia. La carriera di 50Cent è strettamente legata alla figura di Eminem e Dr. Dre, i primi che hanno visto in lui le potenzialità per riscrivere la storia del genere musicale e che lo hanno messo sotto contratto nei primi anni 2000 rispettivamente per la Shady Records e la Aftermath in un accordo congiunto. Ma come mai per convincere Eminem, il Qatar è dovuto passare da 50Cent?

Innanzitutto, la maggior disponibilità del rapper di New York a prendere parte ad eventi live, collaborazioni o a finire davanti alle telecamere. Da qui, hanno tentato di convincere Eminem coinvolgendo uno dei suoi più grandi amici nel rap game. A questa prima, esile motivazione vanno aggiunte delle riflessioni più profonde che si legano direttamente alla questione dei diritti umani.

Eminem, da sempre impegnato politicamente e attento ai temi più delicati della società, si è sempre mostrato contrario ad esibirsi in un Paese dove l’omosessualità è illegale a tutti gli effetti e le donne godono di pochi diritti. Già al Super Bowl, Eminem aveva lanciato un forte segnale inginocchiandosi, durante l’esibizione, contro il razzismo. Ma non sarebbe neanche stato l’unico a declinare l’offerta del Qatar. Anche Dua Lipa, infatti, avrebbe rifiutato di prendere parte alla manifestazione: «Non mi esibirò durante la cerimonia di apertura della Coppa del Mondo. Farò il tifo per la mia Inghilterra da casa e visiterò il Qatar solo quando avrà rispettato tutti gli impegni presi in materia di diritti umani».