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Sebastiano Esposito

Il miglior allenatore del mondo insieme a Guardiola. Quando il difensore portava la palla, gli attaccanti sapevano già come muoversi. Se la toccavano di suola, cambiava il movimento codificato e l’attaccante sapeva dove andare. Conosceva tutto degli avversari, anche quelli che avremmo affrontato diverse giornate dopo.

Lautaro è l’attaccante più forte del mondo. Ha una potenza clamorosa. Lukaku invece… non ho mai visto calciare nessuno così forte d’interno. Tira più forte d’interno che di collo. Avrei potuto imparare di più da loro. Avevo l’incoscienza del momento, di allenarmi con Lautaro, Lukaku e Sanchez. L’incoscienza mi ha aiutato ad andare in campo senza aver paura e senza che le gambe mi tremassero. Ma mi ha anche svantaggiato per non sfruttare al 1000% l’allenarmi con quei campioni e imparare ancora di più, nonostante abbia imparato tanto.

All’estero ti isoli di tutta la pressione e della cultura del calcio italiano. Che è pesante, e lo dico da tifoso: 24 ore su 24 sul calcio. All’estero non è così: non dico che il modo italiano di vivere il calcio sia sbagliato, ma sicuramente un giovane all’estero ha più facilità di crescere. Fuori giocano più giovani rispetto al nostro Paese: da noi se fai due partite bene diventi il nuovo CR7, se ne fai due male sei scarso.

Mamma mia questa estate! Quando Filip Stanković faceva il portiere titolare nell’Inter nelle amichevoli, io e suo fratello Aleksandar soffrivamo in panchina. Voglio troppo bene a tutti e due, e sono fortissimi. Suo fratello sperava che non tirassero e stessero lontani dalla porta, io invece che tirassero in modo tale che potesse parare!

È un bravissimo allenatore, ho avuto modo di conoscerlo durante il ritiro. Mi disse: ‘Uno come te non può segnare 4 gol in Serie B’. Dumfries mi ha preso in giro per diversi mesi, mi scriveva sempre su WhatsApp: ‘Non puoi avere solo 4 gol!’. Ora gliel’ho scritto: ‘Guarda sono già a 5’.

Non pensare mai di essere arrivato. L’ho visto anche in Primavera, mi piace il suo atteggiamento quando scende. Vorrei che fosse normale per lui e non si debba impegnare in Primavera per tenere alto l’impegno, perché quando segni scendendo dalla Prima Squadra hai fatto il tuo dovere. Se invece molli la presa, gli articoli positivi che ti hanno fatto ti tornano contro. E se può, gli consiglio di fare un’esperienza all’estero.

Parliamo ogni giorno di calcio, tutto il giorno. Da bambini eravamo patiti di calciomercato. Ci guardiamo di tutto, dalla C alla Coppa d’Africa. Stiamo seguendo la Roma di De Rossi, dato che Salvatore ce lo ha avuto come allenatore alla SPAL.

Ho vinto l’MVP del mese di dicembre della Serie BKT. Sicuramente un mese che mi porta fortuna fin dall’inizio, quando ho segnato il primo gol in Serie A. Stavolta sono riuscito a essere decisivo con la Sampdoria.

Una delle cose più difficili che un giocatore possa fare. Durante le esercitazioni, mi ha fatto provare: il pallone più vicino è finito in mare. Lui ha quella classe lì: potrà calciare con le tre dita fino a 60 anni.

Amadeus ha portato Geolier a Sanremo e per noi è la cosa più bella che potesse capitare. Abbiamo avuto la fortuna che il Napoli di pari passo abbia vinto il campionato. Grazie a questi fattori, la città ha preso ancor più valore. Grazie a lui, ma anche a Rocco Hunt che lo ha aiutato. Ho visto il film e Geolier diceva una cosa in cui mi rivedevo: Rocco è stato un esempio per noi giovani, più piccoli. So tutte le sue canzoni a memoria e Rocco lo sa. Ci sono stati tanti fattori che contemporaneamente hanno aiutato la Campania a emanciparsi ancor più nel percepito. Anche l’evoluzioni di Alessandro Siani e le canzoni napoletane che spopolano su TikTok hanno agevolato questo processo.