Il fantastico campionato delle Fær Øer, già vinto da un cacciatore di balene

by Redazione Cronache
Fær Øe KÍ Klaksvík

È il 6 luglio 2016. Sulla spiaggia di un’isoletta delle Fær Øer chiamata Hvannasund si svolge il grindadráp, la tradizionale caccia alle balene in cui si fa mattanza di cetacei. Il mare si impregna di sangue e diverse ONG si schierano contro questa pratica. Una di queste, Sea Shepherd, scatta delle foto. Ritraggono tra gli altri due calciatori del KÍ Klaksvík, Páll Klettskarð (che di mestiere fa il falegname) e Sørmundur Kalsø. «Mi è arrivata una raffica di insulti su Facebook per questo», dice il primo. Monta un caso: «Due calciatori della Nazionale che ammazzano le balene? Dovrebbero essere sospesi». E invece no. Klettskarð è il capocannoniere del KÍ Klaksvík e gioca con Odmar Færø, difensore cresciuto in Scozia dove suo padre Oddmar – ex calciatore professionistico faroese – faceva il dentista. Come Heimir Hallgrímsson, il c.t. islandese a Euro 2016. Ma al KÍ c’è anche un ucraino, Dmitry Litvin: giocava in Russia, a marzo ha lasciato per ovvi motivi e alle Fær Øer ha vinto il suo primo trofeo.

 

KÍ Klaksvík, black-out e tre stadi

Alle Fær Øer il campionato ha già un vincitore: è il KÍ Klaksvík, a quattro giornate dalla fine. L’ha vinto in modo curioso. Fino al minuto 86, batte 2-0 in casa allo stadio Tórsvøllur di Tórshavn, la capitale delle Fær Øer – la penultima in classifica, il B68 Toftir. I due gol sono del sopracitato Páll Klettskarð. Al minuto 86’, però, si spengono le luci. L’arbitro decide di far recuperare i minuti che mancano in un altro stadio di Tórshavn, che si chiama Ovari vøllur, è lo stadio del B36 e si trova a soli 400 metri dal Tórsvøllur. Curiosità: Tórsvøllur vuol dire “lo stadio di Thor”, Ovari vøllur “lo stadio di sopra”. C’è poi un terzo stadio, si chiama Niðari vøllur e vuol dire – puoi immaginare – “lo stadio di sotto”. Sono tre stadi in un unico complesso di nome Gundalur. Il Tórsvøllur è quello più importante: costruito nel 1999, ospita 6500 spettatori, dal 2011 ha pure i fari (inaugurati in una partita con l’Italia) e ovviamente è in erba sintetica. Ma torniamo alla partita. Calciatori e tifosi si spostano all’Ovari vøllur, si giocano i 5’ restanti, il KÍ Klaksvík trova pure il terzo gol con Jóannes Bjartalíð. Finisce la partita e il club biancoblù vince il suo ventesimo campionato. Festa.

 

Prima la squadra della città

Il campionato alle isole Isole Fær Øer nasce nel 1942 e s’è sempre giocato tranne nel 1944, per via dell’occupazione britannica e la conseguente mancanza di palloni (importati, appunto, dal Regno Unito). Oggi ci giocano 10 squadre, principalmente di calciatori semiprofessionisti. Il club più vincente è il HB Tórshavn – letteralmente Havnar Bóltfelag, “la squadra del porto” – ma il KÍ Klaksvík – nome completo Klaksvíkar Ítróttarfelag – ha una storia curiosa. È nato prima lui (nel 1904) che la città in cui si trova (Klaksvík, nel 1908). Tra pallamano, pallavolo e atletica leggera, c’è pure il calcio. E dal 1990, quando la Federcalcio delle Fær Øer si affilia all’UEFA, le squadre dell’Isola partecipano alle Coppe europee. Quest’anno il KÍ Klaksvík ha sfiorato l’Europa League.

Fær Øer, Ibra, il carpentiere goleador

Non c’è solo il KÍ Klaksvík. È un gran momento per tutto il calcio faroese: il piccolo arcipelago di 49mila abitanti ha battuto domenica in Nations League la grande Turchia, 84 milioni di persone. Col quarto risultato utile consecutivo, le Fær Øer hanno evitato la retrocessione dal Gruppo 1 della Lega C. I segreti? Sono tre. Uno è il c.t., lo svedese Håkan Ericson: è l’unico ad aver vinto un trofeo con la Svezia, ovvero l’Europeo U21 del 2015, a Praga con Lindelöf e Hiljemark, con Thelin e Guidetti. E il “biscotto” col Portogallo a danno dell’Italia. Il secondo segreto si chiama Rickard Dahan ed è il fisioterapista svedese delle Fær Øer. Ha lavorato vent’anni al Malmö FF e tra i suoi clienti c’è Ibrahimović: «Sono il suo fisioterapista di fiducia. Non che avesse scelta, al Malmö c’ero solo io», scherza. Il terzo segreto delle Fær Øer si chiama Klæmint Olsen, 32 anni, nato a Runavík. Ha sempre giocato a Runavík: 359 partite, 241 gol. È una leggenda del calcio faroese e il miglior marcatore (10 gol) di sempre. Faceva il carpentiere, ora è custode di una scuola. Caparbietà. È nato con un piede torto, i medici dissero ai suoi genitori: «Non potrà mai fare sport». E invece…