La storia di Pavoni, il portiere goleador nella Clivense di Pellissier

by Matteo Lignelli
Pavoni

La Clivense, la società fondata in estate da Sergio Pellissier per raccogliere l’eredità del Chievo, è un libro pieno zeppo di storie e di ragazzi orgogliosi di ciò che rappresentano. Anche perché nei piani dell’ex bandiera gialloblù c’è la speranza che la Terza Categoria, l’ultimo livello del calcio italiano, sia soltanto un breve passaggio con l’obiettivo di prender parte alla Serie D già dalla prossima stagione. Questo si vedrà. Fatto sta che in squadra ci sono alcuni giocatori che sono un autentico lusso per la categoria. A cominciare dal portiere, Filippo Pavoni, 22enne (classe ’99) che non si è messo in mostra soltanto per le sue parate: da qualche settimana è anche diventato il rigorista della squadra e ne ha già segnati tre in due partite.

Sulle orme di Rogerio Ceni

Viene sempre facile l’accostamento con il leggendario portiere brasiliano Rogerio Ceni quando si scopre un numero 1 con il vizietto del gol. Lui che, da bandiera del San Paolo, detiene il record tra i professionisti con 131 reti. Nel caso di Pavoni, però, la fantasia non va così lontana dalla realtà. «Da bambino rimanevo in piedi la notte per guardare le sue partite» ha ammesso in una recente intervista. Il tiratore designato non era lui, ma dopo quattro errori della squadra e la sicurezza ostentata in allenamento l’allenatore Riccardo Allegretti l’ha messo in cima alla lista dei rigoristi. «“Speriamo ci sia l’occasione di tirarne uno”, ho pensato». Era il 12 marzo e contro l’Edera alla Clivense ne vengono fischiati addirittura tre. Lui ne calcia due e li segna entrambi. Uno al centro e uno all’incrocio. In ogni leggenda, del resto, c’è la mano del destino. Vinceranno quella partita 5-0, esattamente come la successiva, con il Crazy Fc. Pure quel giorno ha avuto una chance dal dischetto e l’ha sfrutta ala meglio. Chissà che a questo punto non gli facciano battere anche le punizioni.

Pavoni e il passato al Chievo

Pavoni la maglia della Clivense se la sente stretta addosso. Non ci ha messo molto a dire di sì. Cresciuto nelle giovanili del Chievo, con il vecchio club ha fatto una panchina in Serie A e qualcuna di più in B, prima di andare in prestito alla Fermana e al Legnano. Dopo alcune presenze in C ecco la nuova esperienza, con la quale spera di salire presto di categoria. Iniziando con la vittoria del campionato, visto che i ragazzi di Pellissier sono al primo posto del girone B del Veneto con 50 punti, sei in più della seconda in classifica.