Fiorentina, Iachini commenta il pareggio: «Il centravanti è da decidere, il modulo…»

by Redazione Cronache
iachini fiorentina

La Fiorentina non va oltre lo 0-0 nel match contro il Parma. Il tecnico gigliato Beppe Iachini, nel post gara, commenta così la prestazione dei suoi: «La squadra ha fatto la gara che doveva fare, soprattutto sul fatto di avere il predominio nella metà campo avversaria. Abbiamo trovato una squadra chiusa e bassa, ci è mancata la giocata finale per sbloccare la partita. Dovevamo trovare la giocata giusta per sbloccarla e per dare il là alla partita».

SU VLAHOVIC – «Il centravanti era Kouamè e poi Cutrone, cercando di sfruttare bene gli inserimenti da dietro delle mezzali. E’ arrivato Biraghi un paio di volte alla conclusione, dovevamo sbloccare la gara ma non ci siamo riusciti, ma lo spirito della squadra è stato buono, abbiamo fatto la partita che dovevamo fare».

RIBERY E CASTROVILLI – «Quando loro accorciavano su Ribery doveva essere Castrovilli a buttarsi alle spalle. A volte lo abbiamo fatto bene, con una squadra chiusa bisogna cercare alcune varianti. Potevamo farlo meglio, ma la squadra ha giocato e creato. Avevamo contro una squadra che è andata a Milano e ha fatto 2 a 2, ma li abbiamo messi nella loro metà campo. Sepe migliore in campo nel Parma, noi abbiamo fatto il nostro».

CON CALLEJON – «Stiamo provando il cambio di modulo, ma José è arrivato tardi e da esterno non avrebbe avuto la gamba per fare la fascia, lo stavamo portando in forma e avevamo lavorato su questo aspetto. Ieri è arrivata la notizia della positività, dispiace».

 

VOCI DI ESONERO – «Queste sono voci che già c’erano lo scorso anno. Sono arrivato che la squadra era quart’ultima. Abbiamo fatto un grande lavoro nonostante il Covid, abbiamo fatto una rincorsa importante con un grande finale. Siamo ripartiti bene nelle prime due partite, poi è successo di ogni con diversi infortuni. Questi ragazzi che sono mancati sono un fattore importante, e la squadra meritava comunque qualche punto in più. Dobbiamo ritrovare serenità e fiducia, per poter lavorare al meglio. Quello che si deciderà o meno sono cose che non spettano a me. Sono contento di allenare la Fiorentina, poi vedremo».