Florian Thauvin: un campione del Mondo a Udine, con la Serie A nel destino

by Redazione Cronache
Thauvin

Un campione del mondo, a Udine, dopo Vincenzo Iaquinta, mancava dal 2006. E invece domenica, a Torino, Florian Thauvin debutta nei 20’ finali con l’Udinese e il tecnico Sottil è soddisfatto: «Ha dato tutto quel che aveva». Con l’infortunio di Deulofeu, serviva un nuovo folletto da affiancare a Beto. Ed ecco Thauvin, 30 anni, (poco) Messico e (tante) nuvole. «L’abbiamo visto solo a sprazzi», dicono a Monterrey, dove il clima è torrido e le trasferte a 2000 metri o l’umidità all’85% non aiutano di certo. Metti la pressione dei media, cattivo umore, depressione. Così lui, che aveva infranto i cuori dei marsigliesi – gli dedicarono il coro “Thauvin, je t’OM” – e dei milanisti, che snobbò come fece il connazionale Allan Saint-Maximin, cerca ora del nuovo amore in Serie A.

 

Florian Thauvin e l’OM

Florian Tristan Mariano Thauvin nasce il 26 gennaio 1993 a Orléans. Nella città francese famosa per Giovanna d’Arco, sulla Loira, inizia a giocare nella periferia (Ingré, Saint-Jean-de-la-Ruelle), nel 2007 va all’Orléans e poi al centro tecnico federale di Clairefontaine, lontano dalla famiglia. Thauvin si fa notare per la timidezza e per una frattura vertebrale da stress: «Mi hanno detto che non avrei più potuto giocare a calcio». E invece a 15 anni Thauvin gioca a Grenoble, esordisce in Ligue 2 e si svincola. È il 2011, resta in seconda serie francese, in Corsica, al neopromosso Bastia che quell’anno stupisce tutti e raggiunge la Ligue 1 al primo colpo. In rosa c’è pure l’ex Monaco e PSG Jérôme Rothen, ma la scena se la prende Thauvin: 10 gol e 3 assist al primo anno di Ligue 1. Basta questo al Lille di Rudi Garcia e Dimitri Payet, che lo acquista a gennaio 2013. Thauvin non giocherà mai con Les Dogues: anzi, in estate punterà i piedi e rinuncerà a 1500 euro al giorno pur di trasferirsi altrove, all’ultimo giorno di mercato. Il club è l’Olympique Marsiglia, di cui è tifoso.

 

Magpies, Mitroglou, Mbappé

Il 2 settembre 2013, Florian Thauvin firma un quinquennale con il Marsiglia. Tra Gignac, Batshuayi e i fratelli Ayew, i ghanesi André e Jordan, Thauvin segna 10 gol al primo anno e 5 al secondo (con 7 assist). Titolare con Bielsa, incanta il Vélodrome: «Giocare qui era il mio sogno da bambino – dice a RMC Sport – a Marsiglia sono diventato campione del mondo». Non solo. Debutta in Champions, segna al Napoli al San Paolo (ma l’OM ha perso tutte le gare del girone) e parte per 18 milioni al Newcastle di Aleksandar Mitrović, dove fa flop: 16 partite, sole 3 da titolare e a gennaio torna in prestito a Marsiglia mentre i Magpies retrocedono. In Provenza, Thauvin gioca 4 stagioni: 67 gol e 48 assist con Payet, Ocampos e il greco Mitroglou. Eurosport lo elegge MVP della Ligue 2017/18 e chissà se avrebbe seguito Bielsa se l’argentino fosse andato alla Lazio. Mentre Thauvin debutta (2017) con la Francia di Deschamps e vince (2018) il Mondiale, gioca pochi minuti e tocca un solo pallone, nel 4-3 all’Argentina con doppietta di Kylian Mbappè: «Non ero titolare perché lui è più forte, ma sono campione del mondo anche io». L’OM fissa, dunque, il prezzo: 80 milioni.

 

«Stavo per firmare col Milan…»

Dopo il Mondiale la valutazione di Thauvin crolla e lui, in un fuori onda, si fa scappare: «Mi hanno offerto un contratto pazzesco, ma mio figlio ha 2 anni e non voglio che cresca a Marsiglia». I tifosi insorgono. Thauvin deve partire. «Stavo per firmare col Milan, mi hanno fatto una proposta e io ho fatto una controproposta. Non sapevano se avrebbero giocato in Champions, Donnarumma e Çalhanoğlu erano in scadenza, non sapevano che budget avrebbero avuto. Io mi sono stancato di aspettare, il Tigres mi ha proposto un progetto ambizioso». Semplice. Thauvin ha 28 anni e firma per 5 stagioni. È il più pagato del campionato messicano. Vola per la preparazione a Cancún, tra palme, mare e hotel di lusso, poi a Monterrey dove lo allena il sergente Miguel Herrera, detto El Piojo, “il pidocchio”. C’è già un francese, il vicecampione d’Europa 2016 André-Pierre Gignac: ex OM, ha segnato 181 gol dal 2015. Thauvin delude: 38 partite, 8 gol, 5 assist, 2 espulsioni. E via verso Udine, un nuovo Paese e un nuovo campionato.