Fuori Leoni, dentro Chiesa: il Liverpool è la prima squadra a sfruttare la nuova regola Uefa

by Cesare Ragionieri

Liverpool-Southampton è stata la partita dell’esordio assoluto di Giovanni Leoni con i Reds, ma anche il debutto stagionale di Federico Chiesa dal 1’. Se per il giovanissimo centrale sappiamo com’è andata – 80’ di altissimo livello culminati con l’infortunio al ginocchio che lo terrà fuori per 5-6 mesi -, quella del classe ‘97 è stata la miglior partita da quando si è trasferito nel Merseyside.

2 assist decisivi per il 2-1 finale: il primo – arrivato dopo un recupero palla in area avversaria – permette a Isak di sbloccarsi con i Reds, il secondo – quando ha preferito il passaggio al tiro – vale il 5° gol in 8 di Ekitiké. Gioca 90’ per la 4ª volta dal suo arrivo al Liverpool e viene nominato MVP del match. I tifosi lo acclamano e cantano a ripetizione il coro a lui dedicato.

Un inizio di stagione a due facce

Insomma, va tutto bene. O forse no? Dopo aver segnato il gol vittoria alla 1a giornata contro il Bournemouth, Arne Slot lo ha escluso dalla lista Champions League preferendogli il giovanissimo Ngumoha. Un’altalena di gioie e dolori, up and down, difficili da metabolizzare. Adesso, però, tutto potrebbe cambiare. Di nuovo.

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Il grave infortunio di Leoni permette a Slot, grazie al nuovo regolamento UEFA entrato in vigore in questa stagione, di sostituirlo con un compagno inizialmente escluso dalla lista. Questa modifica, infatti, permette alle squadre di cambiare un giocatore che abbia subito uno stop di almeno 60 giorni. Quelli di Leoni, purtroppo, saranno molto di più. E il prescelto a sostituirlo sarà proprio Chiesa.

Un giocatore in fiducia

Al termine della partita contro il Southampton, Chiesa ha raccontato come ha vissuto l’ultimo periodo. «Mi sento molto meglio, sto giocando di più rispetto alla passata stagione e l’allenatore mi dà più opportunità. Sono felice e devo continuare su questa strada», ha spiegato. Se l’anno scorso aveva disputato 14 partite per un totale di 466’ in campo, in questa stagione è già a 5 presenze e 137’.

La concorrenza dei vari Ekitiké, Isak e Salah non aiuta, ma Chiesa non si pone limiti: «Quest’anno è diverso». Federico ha poi raccontato il dialogo con Slot quando gli ha comunicato l’esclusione dalla lista UCL: «Mi ha spiegato i motivi della scelta, io gli ho risposto ‘va bene, nessun problema. Continuerò a lavorare sodo per avere le mie occasioni’». E finora ci sta riuscendo.

«Voglio la competizione»

Proprio la competizione con i compagni di reparto è uno dei motivi per cui è rimasto in estate: «Se non la vuoi, devi andare in un’altra squadra. Io la voglio, ti aiuta a diventare un giocatore migliore». Con Ekitiké squalificato sabato in Premier, potrebbe arrivare un’altra chance, probabilmente questa volta a partita in corso. In attesa, magari, di tornare a giocare anche in Europa.

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