a cura di Cosimo Bartoloni, Giacomo Brunetti, Andrea Consales, Matteo Lignelli e Francesco Pietrella

Cinque storie del Galles.

Gli è stato proibito di giocare a golf. Arriva al Mondiale dopo 64 anni: era stato eliminato da Pelé.

 

Kieffer Moore, il classico centravanti british

 

Kieffer Roberto Francisco Moore ha 30 anni e, lo vedi dal secondo nome, origini italiane. Coi suoi 195 cm è l’idealtipo del classico centravanti inglese d’antan, opportunismo e gioco aereo. Gioca al Bournemouth coi connazionali Mepham e Brooks, si chiama Kieffer in omaggio all’attore Kiefer Sutherland e ha fatto tanta gavetta: «Mi sono fatto strada, il mio percorso è stato speciale». Da Torquay al 12° livello del calcio inglese in Cornovaglia, dove segna 47 gol in 43 partite. Poi fa un anno in Norvegia al Viking, Forest Green Rovers, torna nella sua città natale Torquay e riparte a suon di gol: Ipswich Town (zero), Rotherham (13), Barnsley (17), nel 2019 al Wigan (10) e nel 2020/21 segna 20 gol a Cardiff in Championship. Gioca l’Europeo, da gennaio è al Bournemouth e ha segnato il gol della promozione in Premier. Faceva il bagnino, ora è il centravanti del Galles.

 

 

Gareth Bale e il suo «Wales, Golf, Madrid»

 

Il 19 novembre 2019, il Galles si qualifica all’Europeo 2020 battendo 2-0 l’Ungheria. A fine gara, i giocatori si riuniscono e tirano fuori una bandiera. Modificata. Prima riga: «Wales, golf, Madrid». Seconda riga: «In that order». Lista delle priorità del capitano e icona dei Dragoni, Gareth Bale, in lite col Real Madrid in cui s’era trasferito nel 2013 dal Tottenham, abbattendo la barriera dei 100 milioni di euro e, soprattutto, club con cui aveva vinto 4 Champions in 5 anni. Le foto scattate al Cardiff City Stadium fanno il giro del mondo, il c.t. Ryan Giggs minimizza e da Madrid trapela che il Real di Zidane non punirà il gallese. A libro paga dei Blancos per 17 milioni di euro netti, pare, all’anno. Goliardata o mancanza di rispetto? La bandiera pare fosse realizzata da un gruppo di tifosi. «Mi piace molto il golf – dirà Bale – ma non ci gioco spesso, tranne a Madrid con Courtois».

 

 

L’epopea di Euro 2016

 

Come detto, quello qatariota non è il primo torneo in cui il Galles finisce nello stesso gruppo degli inglesi. È già successo a Euro 2016, pure nel gruppo B: Inghilterra, Russia e Slovacchia. Ricordi com’è andata? Alla prima, il Galles batte 2-1 la Slovacchia con reti di Bale e Hal Robson-Kanu (lui convocato dal c.t. Coleman sebbene svincolato). Alla seconda, il Galles va in vantaggio contro gli inglesi grazie a Bale, ma subisce la rimonta firmata Vardy e Sturridge al 92’. Alla terza, il Galles batte 3-0 la Russia con gol di Ramsey, Bale e Neil Taylor: gli inglesi di Redknapp pareggiano 0-0 con la Slovacchia, i Dragoni sono è primo posto. Battono l’Irlanda del Nord agli ottavi, il Belgio ai quarti – col gol qui sotto di Robson-Kanu, una perla – ed escono in semifinale col Portogallo di Cristiano Ronaldo. Mancavano dal Mondiale svedese del 1958, sono tornati in grande stile.

 

 

Robert Page, il c.t. contro tutti

 

Quello del 2016 non è affatto un exploit singolo. Il Galles è decimo nel ranking FIFA, ma non si qualifica al Mondiale 2022 per via di cinque pari di fila e un k.o. con l’Irlanda. A novembre 2017 si dimette il c.t. Chris Coleman, che accetta il Sunderland e finisce su Netflix in Sunderland ‘Til I Die. Al suo posto arriva Ryan Giggs. Ma l’ex ala dello United, calciatore più vincente della storia del calcio inglese (36 trofei) viene accusato di violenze domestiche. Qui entra in scena il suo vice Robert John Page, che all’Europeo 2020 finisce secondo nel gruppo dell’Italia ed esce agli ottavi con la Danimarca. Ora ha portato il Galles al Mondiale dopo 64 anni. Page, ex difensore originario di una piccola città mineraria delle valli del fiume Rhondda, ha alle spalle 18 stagioni e 550 gare, principalmente in Watford e Sheffield. Ha un’aria da duro: «Ma i calciatori mi chiamano Pagey».

 

 

Ampadu, Johnson e i nuovi (piccoli) Dragoni

 

Ethan Ampadu ha 22 anni. Neco Williams ne ha 21. Dylan Levitt ne ha 22, Rubin Colwill ne ha 20, Brennan Johnson ne ha 21. Ampadu, celebre per i dread, è in prestito allo Spezia dal Chelsea e lo scorso anno giocava a Venezia. Neco Williams in estate è passato dal Fulham, dov’era in prestito dal Liverpool, al Nottingham per 17 milioni di sterline e ora gioca in Premier. Dylan Levitt gioca in Scozia al Dundee United ed è cresciuto nel Manchester United. Rubin Colwill gioca a Cardiff da quando ha 8 anni. Brennan Johnson è cresciuto tanto:19 gol in League One due anni fa, 10 gol in Championship l’anno scorso, 2 in Premier ora. Poi ci sono i ’97: Mepham, Rodon, Wilson e Daniel James. Come crescono i piccoli Dragoni. E c’è pure David Brooks, al Bournemouth con Mepham e Kieffer Moore: giocò a Euro2020, ora salta il Mondiale a causa del cancro, da cui però è guarito.